Crisi Santa Lucia a Roma: arriva amministrazione straordinaria, Urso “la via migliore”

presidente Municipio Roma VIII su Santa Lucia, ora occhi puntati su Regione e Governo

credit: Fp Cgil Roma Lazio

Arriva l’amministrazione straordinaria per la crisi della fondazione Santa Lucia di Roma. È quanto emerso dal tavolo tenuto al ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza del ministro Adolfo Urso, del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, dei vertici della fondazione che controlla l’istituto e dei sindacati. “È andata bene, la proprietà ha ceduto ed ha accolto la richiesta unanime delle forze sociali, dei sindacati e selle istituzioni per l’amministrazione straordinaria, che sicuramente è la via migliore per garantire la continuità di una eccellenza come il Santa Lucia”, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine dell’incontro. Nel contempo “è fondamentale preparare gli scenari del futuro affinché vi sia la garanzia di un’azione pubblica che possa garantire lo sviluppo di questa eccellenza a servizio dei nostri cittadini – ha aggiunto Urso -. A questo scopo affiderei gli strumenti legislativi, di intesa con le forze sindacali, affinché questa strada sia garantita. È una buona giornata per la sanità italiana”, ha concluso.

Il presidente del Municipio Roma VIII ed esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, Amedeo Ciaccheri, in una nota dichiara: “Adesso occhi puntati su Regione e Governo. L’amministrazione straordinaria del Santa Lucia accordata dalla proprietà è una prima risposta alla mobilitazione che la cittadinanza e i lavoratori e le lavoratrici hanno perorato perché finalmente dopo anni di contenzioso la Regione e il Ministero della Salute prendessero in carico il futuro di un istituto di eccellenza per la Sanità del nostro Paese”. “Lo abbiamo detto e ripetuto e lo ripetiamo ancora oggi, l’eccellenza di questa struttura dovrà essere garantita attraverso un piano all’altezza di quello che fino ad oggi il Santa Lucia ha rappresentato per i pazienti, per la ricerca sanitaria nel nostro Paese, per i lavoratori e le lavoratrici che qua spendono le loro professionalità e per le famiglie che qua ripongono le loro speranze”, spiega Ciaccheri. “Questo istituto in acque tempestose è riuscito fino a oggi a garantire una professionalità unica in Italia, va riconosciuto. Un percorso veloce per l’amministrazione straordinaria e un piano strategico all’altezza della struttura, è questo che continueremo a porre all’attenzione di Regione e Comune e che pretendiamo in una fase così delicata”, conclude.

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