L’impatto della crisi sul turismo della Capitale è stato “durissimo”. A dirlo è il sindaco Roberto Gualtieri aprendo la seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina sul tema della crisi del turismo. “Nel 2021 – ha spiegato il sindaco – a fronte di un calo di presenze del Paese del 36 per cento, a Roma il calo è stato dell’80 per cento. Oggi su 1.200 hotel, 410 sono chiusi”. Intanto all’esterno protestano i lavoratori del settore colpiti dai licenziamenti.
I licenziamenti negli hotel
Spia di questa tragica situazione sono le procedure di licenziamento in corso in molti hotel della Capitale. Tra queste Gualtieri ricorda i “160 licenziamenti allo Sheraton, i 47 al Majestic, i 41 al Cicerone, i 51 all’Ambasciatori Palace”. Una situazione drammatica – ha continuato – “che i venti di guerra rendono ancora più drammatica. Abbiamo convocato questo consiglio sulla base di un assunto di riaperture e ripresa. Ma l’impatto su una città d’arte è così forte che, dopo anche una fase importante di sostegni, affidarci alla ripresa non sarebbe sufficiente”.
A fronte dello scenario internazionale che si sta andando a delineare “le nostre preoccupazioni” per la crisi dell’economia locale, e in particolare del settore del turismo “si rafforzano” e nonostante “il lavoro specifico svolto a sostegno del settore” alla Capitale “serve una strategia organica di rinnovamento”.
“Il rischio di non assorbire a sufficienza l’impatto – ha aggiunto – potrebbe vanificare l’impatto della strategia di rilancio che abbiamo in mente”. Gualtieri ha quindi chiesto di realizzare “una sorta di tavolo di crisi di fatto sul turismo a Roma per sviluppare misure strategie specifiche di sostegno, per un comparto che vale il 15 per cento del Pil della Capitale e che quindi non può che essere una priorità”.
Alla seduta straordinaria hanno preso parte anche il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando e il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia.
Il contratto di espansione
Rispetto alle politiche del lavoro, Orlando ha ricordato che il governo ha “articolato una gamma di possibili strumenti. Abbiamo costruito un sistema che risponde meglio alle esigenze del settore. Credo si debba incoraggiare all’utilizzo di strumenti diversi rispetto alla cassa, l’introduzione del contratto di solidarietà può essere una risposta che consente di non gravare sul bilancio dell’impresa e contemporaneamente salvaguardare il rapporto con i dipendenti, che costituisce un valore in vista della ripresa che, come ci augriamo, è alle porte”.
Tra gli strumenti, ha ricordato il ministro, “il contratto di espansione” che “consente un avvicendamento anche di carattere generazionale, il fondo nuove competenze su cui si può lavorare per fare in modo che una parte dell’orario di lavoro sia utilizzato per l’adeguamento delle competenze senza gravare sul bilancio dell’impresa”.
Decreto Sostegni tre: emendamenti per altri 200 milioni
Nel decreto Sostegni ter il turismo ha avuto 413 milioni “e stiamo valutando emendamenti al Senato per altri circa 200 milioni di euro”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, intervenendo alla seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina sulla crisi del turismo. “La maggior parte dei sostegni però sono in decontribuzione e fiscalizzazione dei contributi – ha aggiunto -. La nostra intenzione è aiutare aziende che restano attive, è inutile aiutare un’azienda che il giorno dopo porta i libri in tribunale, soldi sprecati, fiscalizzazione dei contributi e decontribuzione, questo genera anche il mantenimento dei posti di lavoro”, ha concluso.
“Roma ha avuto 170 milioni, ma ripartenza solo con ritorno turisti”
Quella del settore del turismo a Roma “è una situazione complicata. Degli 1,8 miliardi distribuito in varie forme di sostegno a Roma è arrivato il 9,3 per cento, pari circa a 170 milioni, perché da un lato è tale il peso di Roma nel comparto nazionale, dall’altro lato le misure sono andate dove c’era maggiore sofferenza: è questo è il dato preoccupante e drammatico”.
“Questo dato si rifletterà anche sulle misure future – ha aggiunto -. I sostegni lasciano il tempo che trovano, come diceva giustamente il sindaco Gualtieri, la ripartenza si avrà con il ritorno dei turisti: è quello che serve, non un sussidio eterno”.