La nomina del nuovo direttore senza la presenza del membro del Cda nominato dal Comune ha scatenato l'opposizione del centrosinistra
Non si placano le polemiche dopo la nomina di Luca De Fusco come direttore generale del Teatro di Roma, votato dai consiglieri di ministero della Cultura e Regione Lazio, senza la presenza del membro del Cda nominato dal Comune.
Oggi il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, con un post su Facebook ha ribadito la legittimità della nomina di De Fusco (ha un “curriculum inattaccabile”) e chiesto a Siciliano, il direttore uscente, di dimettersi.”Se ha ancora un briciolo di dignità istituzionale Siciliano si dimetta, avendo dimostrato incapacità nell’esercitare il suo ruolo. Già dirigente e responsabile cultura del Pd – peraltro con modesto curriculum – fa attacchi politici mentre il suo partito chiede di lasciare fuori la politica. Nessuna lezione morale, perciò, da una sinistra che pratica questa cialtronaggine”, conclude.
Da parte sua il sindaco Roberto Gualtieri ha subito fatto sapere che il Comune si sarebbe opposto a questa nomina. La Fondazione Teatro di Roma, ha detto il sindaco, “è un patrimonio della città, sostenuta finanziariamente quasi totalmente dal Campidoglio, e noi non possiamo in alcun modo accettare che le scelte più importanti, a partire dalla nomina del suo direttore, vengano assunte con la forza, imponendo nomi e strategie dai soli consiglieri nominati dal Governo e dalla Regione Lazio”.