Ottocentomila euro, corrispondenti al 3 per cento delle entrate comunali determinate dalle sanzioni, nel bilancio del Campidoglio andranno a coprire attività a contrasto della violenza di genere. L’iniziativa è stata lanciata – alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri – dalle assessore capitoline Monica Lucarelli, alle Pari opportunità, Sabrina Alfonsi, all’Ambiente, Barbara Funari, alle Politiche sociali, Claudia Pratelli, alla Scuola e lavoro, Silvia Scozzese, al Bilancio, Ornella Segnalini, ai Lavori pubblici.
La prima azione riguarderà la diffusione di ottomila targhette, su altrettante panchine della città, riportanti il numero 1522 per le donne vittime di violenza o stalking. “I dati sconfortanti sui femminicidi, soltanto in lieve flessione nello scorso anno ci hanno fatto ragionare sulla necessità di attività interdipartimentali”, ha spiegato Lucarelli in occasione della presentazione dell’iniziativa nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. “Dobbiamo fare rete tra Municipi, Campidoglio, Procura e Tribunale di Roma, presidi sanitari e Asl: tutti devono essere coinvolti”, ha aggiunto.
Secondo i dati del Viminale tra il primo gennaio e il 22 dicembre dello scorso anno si sono registrati 300 omicidi in Italia, più di un terzo (120) sono femminicidi: tra questi 97 si sono consumati in un contesto familiare e in particolare 57 donne sono state uccise da un partner o ex. Roma, in particolare, è ancora scossa dalla morte di artina Scialdone, 35 anni, freddata in strada a Roma dall’ex compagno. “Nessuna azione del nostro percorso amministrativo ha senso se non promuove l’autonomia delle donne. Il fenomeno della violenza di genere è intollerabile e sono fiero delle nostre assessore che sono figure importanti in giunta, non soltanto quantitativamente, perchè sono il 50%, ma anche qualitativamente per le deleghe rilevanti che ricoprono”, ha chiarito il sindaco.