Decreto bollette: dal bonus riscaldamento alla riduzione dell’Iva, ecco tutte le misure

Gli interventi a favore di famiglie e imprese. Meloni: "4,9 miliardi contro caro bollette e per sanità". Approvato anche il codice degli appalti

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto con misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro bollette e interventi in favore del settore sanitario per un ammontare complessivo di risorse stanziate nel provvedimento pari a 4,9 miliardi di euro. “Sostenere concretamente cittadini e imprese rimane la priorità di questo governo”,  ha commentato su Facebook la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Le misure contro il caro energia

Le misure a sostegno di famiglie e imprese contro caro energia sono state ridisegnate su base trimestrale tenendo conto sia dell’andamento dei prezzi dell’energia, sia dell’obiettivo di favorire il risparmio energetico. Per il gas è confermata nel prossimo trimestre (1 aprile – 30 giugno 2023) la riduzione dell’Iva al 5 per cento e l’azzeramento degli oneri di sistema. Prorogata anche l’aliquota Iva ridotta al 5 per cento per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano. In considerazione della riduzione dei prezzi del gas naturale all’ingrosso il contributo introdotto a favore dei consumatori fino a 5.000 metri cubi è confermato solo per il mese di aprile e sarà in misura ridotta (pari al 35 per cento del valore applicato nel trimestre precedente). A sostegno delle famiglie è stato prorogato fino al 30 giugno il bonus sociale, lo sconto sulle bollette di luce e gas per le famiglie con Isee fino a 15 mila euro.

Gli incentivi al risparmio energetico

La novità introdotta con il decreto riguarda il nuovo incentivo al risparmio energetico per tutti i cittadini, senza limiti di reddito, che a partire dal prossimo primo ottobre al 31 dicembre 2023 avranno un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento, i cui criteri per l’assegnazione verranno definiti con decreto del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze. Inoltre, l’Arera determinerà le modalità applicative e la misura del contributo che verrà erogato, in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche. Le imprese potranno invece continuare a beneficiare fino al 30 giugno dei crediti d’imposta al 40 per cento e al 45 per cento se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30 per cento rispetto al primo trimestre del 2019. Per l’anno di imposta 2022 agli imprenditori agricoli che producono e cedono energia fotovoltaica è garantita, per la componente riconducibile all’energia ceduta, un regime di tassazione più favorevole basato sul minor valore tra il prezzo medio di cessione dell’energia elettrica, determinato dall’Arera e il valore di 120 euro/MWh.

Salute

In materia di salute si introducono disposizioni per il ripiano del superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici, con l’istituzione di un fondo presso il Ministero della salute per l’assegnazione di una quota da assegnare a ciascuna regione e provincia autonoma, determinata in proporzione agli importi complessivamente ad esse spettanti per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018, da utilizzare per gli equilibri dei servizi sanitari regionali dell’anno 2022. Fermo restando l’obbligo del versamento della quota integrale per il ripiano del superamento del tetto di spesa a favore delle regioni e delle province a carico delle aziende fornitrici di dispositivi medici che non rinunciano al contenzioso attivato, si prevede che le aziende che non abbiano attivato alcun contenzioso o abbiano rinunciato al contenzioso attivato, possano versare entro il 30 giugno 2023, la restante quota nella misura pari ad una percentuale inferiore a quella prevista dalla legislazione vigente dell’importo indicato nei provvedimenti regionali e provinciali. L’IVA indicata nei versamenti effettuati dalle aziende fornitrici di dispositivi medici ai fini del contenimento della spesa dei dispositivi medesimi a carico del Servizio sanitario può essere portata in detrazione scorporando la medesima dall’ammontare dei versamenti effettuati. Per sopperire alla carenza di organico, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale possono affidare a terzi i servizi medici ed infermieristici esclusivamente nei servizi di emergenza-urgenza ospedalieri, per un massimo di 12 mesi e senza possibilità di proroga. Inoltre, non può richiedere la ricostituzione del rapporto di lavoro con il Servizio sanitario nazionale il personale sanitario che interrompa volontariamente il rapporto di lavoro dipendente con una struttura pubblica per prestare la propria attività presso un operatore economico privato che fornisce i servizi medici ed infermieristici alle aziende e gli enti dell’SSN.

Inoltre le aziende e gli enti del SSN, per l’anno 2023, possono ricorrere alle cosiddette “prestazioni aggiuntive” (tipologie di attività libero professionale intramuraria) per le quali la tariffa oraria fissata dal CCNL di settore (pari a euro 60,00), può essere aumentata sino a euro 100 lordi, nei limiti delle risorse disponibili, di cui si prevede tuttavia un incremento per ciascuna regione. Sino al 31 dicembre 2025, si prevede una specifica procedura per l’accesso alla dirigenza medica del SSN nella disciplina di Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza per il personale medico che, nel periodo tra il 1° gennaio 2013 e il 30 giugno 2023, abbia maturato, presso i servizi di emergenza-urgenza del SSN, almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, o abbia svolto un determinato numero di ore di attività (pari ad almeno tre anni di servizio). Inoltre, si prevede la possibilità per i medici in formazione specialistica di assumere, su base volontaria e al di fuori dall’orario dedicato alla formazione, incarichi libero-professionali presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri del SSN, per un massimo di 8 ore settimanali. Per il personale, dipendente e convenzionato, operante nei servizi di emergenza-urgenza e in possesso dei requisiti per il pensionamento anticipato si prevede la possibilità di chiedere la trasformazione del rapporto di lavoro da orario pieno a orario ridotto o parziale, in deroga ai contingenti previsti dalle disposizioni vigenti, fino al raggiungimento del limite di età pensionabile. Infine, si modifica il codice penale inasprendo la sanzione per le lesioni personali quando la persona offesa è esercente una professione sanitaria o sociosanitaria nell’esercizio o a causa delle funzioni o del servizio.

Fisco 

Quanto agli adempimenti fiscali si interviene sulla disciplina dell’adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento, prorogando i termini previsti per la definizione in acquiescenza e prevedendo che possano essere definiti in acquiescenza gli atti non impugnati e ancora impugnabili al 1° gennaio 2023, divenuti definitivi per mancata impugnazione nel periodo compreso tra il 2 gennaio e il 31 gennaio. Si prevede altresì di estendere la conciliazione agevolata introdotta con la legge di bilancio 2023 alle controversie pendenti al 31 gennaio 2023, in luogo del 10 gennaio 2023, innanzi alle corti di giustizia tributaria di primo e di secondo grado. Per gli avvisi di accertamento e gli atti di rettifica e liquidazione definiti in acquiescenza nel periodo tra il 2 gennaio e il 31 gennaio 2023, gli importi dovuti possono essere rideterminati in base alle disposizioni della legge di bilancio su riduzione delle sanzioni e pagamento rateale. Si specifica che la definizione agevolata prevista dalla legge di bilancio, relativamente ai processi verbali di constatazione consegnati entro il 31 marzo 2023, si applica anche all’accertamento con adesione relativo ai provvedimenti impositivi notificati dopo tale data ed emessi sulla base delle risultanze dei predetti processi verbali. Si disciplina la regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale. In particolare viene precisato che, per accedere alla regolarizzazione, l’assenza della notifica della cartella di pagamento o dell’avviso di intimazione debba riferirsi alla data di entrata in vigore dell’ultima legge di bilancio, che ha introdotto tale istituto.

Si modificano i termini previsti dalla legge di bilancio per l’accesso ad alcune delle misure definitorie previste; in particolare: viene rinviato al 31 ottobre 2023, in luogo del 31 marzo 2023, il termine di versamento della prima rata previsto per la regolarizzazione delle violazioni di natura formale; vengono modificati i termini per l’accesso al cosiddetto “ravvedimento speciale”; sempre in relazione al ravvedimento speciale, si prevede che la regolarizzazione debba essere perfezionata, in luogo del 31 marzo 2023, entro la data del 30 settembre 2023. Si modifica anche i termini previsti per la definizione agevolata delle controversie tributarie, la conciliazione agevolata e la rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di cassazione. Si introduce una interpretazione autentica delle norme della legge di bilancio sulla regolarizzazione (ravvedimento speciale) delle dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti: sono escluse dal ravvedimento speciale le violazioni rilevabili in sede di controllo automatico delle dichiarazioni dei redditi e di dichiarazioni IVA, nonché quelle definibili mediante la regolarizzazione delle violazioni formali. Si prevedono cause speciali di non punibilità di alcuni reati tributari (omesso versamento di ritenute dovute o certificate per importo superiore a 150.000 euro per annualità, omesso versamento di IVA di importo superiore a 250.000 euro per annualità, indebita compensazione di crediti non spettanti superiore a 50.000 euro), in particolare quando le relative violazioni sono correttamente definite e le somme dovute sono versate integralmente dal contribuente secondo le modalità previste.

Codice degli appalti

È stato anche approvato un nuovo codice degli appalti con l’obiettivo di liberalizzare, semplificare e sburocratizzare le procedure d’affidamento. Il testo tiene conto dei pareri espressi dalla Conferenza unificata e dalle competenti Commissioni parlamentari.

Il Disegno di legge sulla concorrenza

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha esaminato il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022. Il seguito dell’esame del provvedimento è stato rinviato ad altra riunione, anche per la necessità di individuare una completa copertura finanziaria al disegno di legge.
La ratifica degli accordi internazionali
Sono stati poi approvati due disegni di legge di ratifica ed esecuzione di altrettanti accordi internazionali.  Fra questi la Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica d’Armenia inteso a facilitare l’applicazione della Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale. L’Accordo integra le disposizioni della Convenzione europea allo scopo di regolamentare specifiche forme di assistenza giudiziaria, quale ad esempio l’audizione di testimoni o imputati attraverso la video-conferenza, e a rendere più rapide le procedure di cooperazione prevedendo la possibilità di comunicazione diretta tra le autorità giudiziarie competenti. E’ stata inserita anche l’esecuzione di congelamenti, sequestri e confische di beni che costituiscano provento di reati, coerentemente al sempre maggior rilievo che, nella lotta alla criminalità, assumono le misure che colpiscono i patrimoni di provenienza illecita. Via libera anche alla Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino concernente il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni giudiziarie di sequestro e confisca, nonché la destinazione dei beni confiscati, fatto a Roma il 26 maggio 2021 (disegno di legge) L’Accordo prevede che Italia e San Marino riconoscano reciprocamente ed eseguano le decisioni, emesse dalle rispettive Autorità giudiziarie, di sequestro e confisca dei proventi illeciti, diretti ed indiretti. Inoltre, stabilisce le modalità relative alla suddivisione dei beni oggetto di confisca o del ricavato della loro vendita.

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