Decreto energia: dal contributo per il caro carburanti ai bonus sociali, ecco la bozza

Tra le misure che andranno sul tavolo del Consiglio dei ministri di lunedì ci sono poi la proroga fino alla fine del 2023 delle agevolazioni sull’acquisto della prima casa per gli under 36

Proroga dell’Iva al cinque per cento sulle somministrazioni di gas, conferma dei bonus sociali e un contributo contro il caro carburante. Sono alcune misure previste nel decreto Energia atteso lunedì in Consiglio dei ministri. La bozza del provvedimento prevede che per “sostenere il potere d’acquisto dei nuclei familiari meno abbienti, anche a seguito dell’incremento del costo del carburante”, arrivano cento milioni di euro in più per la social card. Il decreto assegna poi all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) il compito di mantenere azzerate, per il quarto trimestre del 2023, le aliquote delle componenti tariffarie relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas.

Tra le misure che andranno sul tavolo del Consiglio dei ministri di lunedì ci sono poi la proroga fino alla fine del 2023 delle agevolazioni sull’acquisto della prima casa per gli under 36 e l’autorizzazione per spendere 55,6 milioni di euro per l’anno 2023 al fine di consentire il tempestivo pagamento dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico. Sul fronte fiscale il decreto prevede che l’Iva al cinque per cento venga prorogata per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 per quanto riguarda le somministrazioni di gas metano destinato alla combustione per usi civili e per usi industriali.

Sempre in ambito tributario, il testo prevede che i contribuenti che hanno commesso una o più violazioni in materia di certificazione dei corrispettivi, possono rimuovere le predette violazioni con il pagamento integrale, entro il 15 dicembre 2023, di un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni irrogabili in base al tipo di violazione commessa. La regolarizzazione, si legge nelle bozze, “si perfeziona a condizione che”, entro il 15 dicembre 2023, “siano effettuati tutti i seguenti adempimenti: regolarizzazione delle violazioni e versamento delle sanzioni dovute; versamento delle maggiori imposte, interessi e relative sanzioni, nonché la presentazione delle dichiarazioni integrative, nel caso in cui le violazioni abbiano comportato anche una infedeltà dichiarativa ovvero un omesso o carente versamento dell’imposta sul valore aggiunto calcolata in sede di liquidazione periodica”.

Spazio, infine, al capitolo nomine dove è prevista la proroga di due mesi per i componenti della Commissione consultiva tecnico-scientifica e il Comitato prezzi e rimborso dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).

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