Ora continueremo a fare le trascrizioni, come chiede la Cassazione. Sono sicuro che non sarò richiamato. Chiediamo invece che si cambi linea sulla registrazione di atti formati in Italia perché oggi c’è un vincolo che ci impedisce di farlo. Parliamo di eterologa, di fattispecie che esistono per le coppie etero, e quindi c’è una chiara discriminazione”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri a Mezz’ora in più su Rai3.
“È incomprensibile – aggiunge – che io debba trascrivere parzialmente un certificato di un altro Paese, strappando via dal certificato un altro genitore, che se deve andare a prendere il figlio a scuola si deve far autorizzare, se c’è un problema sanitario… Stiamo parlando di un certificato già esistente. Una sentenza del giugno 2021 della cassazione è inoppugnabile. Non si capisce perché una coppia eterosessuale che fa l’eterologa può registrare il figlio come di entrambi, e se invece è omogenitoriale no. E’ un chiarissimo caso di discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale. Infatti la Cassazione dice che non farlo è violare la Costituzione”. “L’interpretazione della ministra Roccella è sbagliata – ha detto ancora – Persino la famosa circolare rivolta al sindaco Sala che ha impedito la registrazione di atti di nascita formati in Italia di figli di coppie omogenitoriali, sempre no-Gpa, sul caso specifico della trascrizione di un certificato formato all’estero chiede un parere giuridico. Roccella confonde la sentenza sul caso di Gpa, che dice non si può fare, e quella sul caso di eterologa tra due mamme che dice che si deve fare. Sono due sentenze diverse”.
Al consigliere comunale FdI Federico Rocca, che si è appellato al prefetto, Gualtieri dice: “Gli farò dono di entrambe le sentenze, così leggerà e capirà la differenza. Su una cosa ha ragione: i sindaci sono ufficiali di stato civile e devono rispondere alle direttive del governo, per questo molti sindaci si sono dovuti fermare. Per questo come sindaci stiamo chiedendo una legge. Ma in questa fattispecie (quella di venerdì a Roma, ndr) avrei dovuto ‘falsificare’ il certificato: solo pensarlo è assurdo. Invece ci sono casi dove i sindaci non possono più fare la stessa cosa quando i bambini sono nati in Italia, e qui c’è un caso di discriminazione. Per questo serve una legge per riconoscere i diritti dei bambini di coppie omogenitoriali”.