Domani sindacati ‘chiudono’ Roma, a rischio servizi

I manifestanti, sindacati in testa, si ritroveranno in piazza del Campidoglio a partire dalle 10 del mattino

Domani si preannuncia un venerdi’ nero a Roma con lo sciopero generale indetto dai sindacati in tutte le societa’ partecipate che erogano servizi alla citta’. Numerosi i settori interessati e di conseguenza a rischio disguidi: dalla raccolta rifiuti ai trasporti pubblici, dalle scuole ai musei civici. Il trasporto pubblico romano, in particolare, e’ a rischio per ben due scioperi, uno di 4 ore, dalle 20 a fine servizio, l’altro di 24. L’agitazione di 4 ore e’ quella proclamata dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl in adesione a quella cittadina. Quella piu’ lunga e’ invece stata indetta dai sindacati Sgb-Cub, SICobas, Usi Ait e interessera’ non solo bus e metro Atac ma anche gli autobus piu’ periferici gestiti dalla Roma Tpl. In quest’ultimo caso saranno rispettate le fasce di garanzia: fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20.

Si prospetta abbastanza problematica anche la raccolta rifiuti da parte di Ama, che nei giorni scorsi ha fatto addirittura un appello ai romani ad evitare, solo per la giornata di domani, di buttare i sacchetti nella spazzatura tenendoli in casa fino all’indomani quando la situazione sara’ normalizzata. Per l’intera giornata, l’azienda assicurera’ i servizi minimi essenziali e le prestazioni indispensabili. Attiva anche un apposita centrale operativa per interventi di emergenza h24 (0651693339, 0651693340, 0651693341). L’adesione allo sciopero del personale della societa’ Multiservizi potrebbe avere impatti sugli asili e le scuole comunali, dove il personale Multiservizi si occupa di pulire e aprire gli istituti. Stesso discorso per i lavoratori Zetema nei musei comunali.

I manifestanti, sindacati in testa, si ritroveranno in piazza del Campidoglio a partire dalle 10 del mattino. La protesta e’ contro la gestione delle aziende partecipate da parte del Campidoglio ed in particolare si concentra sulla situazione di tre realta’: Roma Metropolitane, di cui l’Aula ha di recente approvato la liquidazione; Ama, sotto i riflettori per la questione dei bilanci non ancora approvati; Multiservizi. Hanno aderito alla mobilitazioni anche le opposizioni in Campidoglio e associazioni di consumatori.

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