Rendere strutturale il prolungamento della Metro di Roma fino all’1,30 durante i grandi eventi. È questa l’interessante proposta arrivata da Odissea Quotidiana, il collettivo di blogger – vecchia conoscenza di Radiocolonna – che da diversi anni propone idee per la mobilità capitolina. Stavolta l’idea è molto specifica e potrebbe sembrare di nicchia, ma una sua realizzazione cambierebbe l’approccio della Capitale all’accoglienza del pubblico dei grandi eventi. E potrà attirare maggiori investimenti ed happening disposti a investire sulla città. La proposta è arrivata dopo due occasioni che hanno visto la metro capitolina chiudere all’1,30 sebbene non fosse né venerdì, né sabato: il concertone del I maggio e la recente finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus che si è disputata allo Stadio Olimpico. Il prolungamento è stato un successo e ha permesso a migliaia di persone di muoversi agevolmente nelle maglie della rete metro di Roma. In passato (per volontà di chi gestisce l’ordine pubblico) l’orientamento era stato diverso, ovvero si era preferito limitare il trasporto pubblico per evitare problemi o tafferugli. Un caso emblematico si è verificato qualche anno fa in occasione della partita di Conference League Roma-Leicester: le linee bus che attraversavano o che facevano capolinea nella zona del Centro, hanno effettuato le ultime partenze dai capolinea alle ore 22, mentre 17 linee di bus notturne hanno posticipato le prime partenze dai capolinea alle ore 2. Ben 4 ore di buco (le metropolitane erano in funzione, ma distanti dall’evento in questione) in una città dove trovare un taxi è un’impresa proibitiva.
Cosa serve, allora, per rendere strutturale il prolungamento delle metro romane durante i grandi eventi?
“In quest’ottica si dovrebbe pensare di rendere strutturale il prolungamento orario all’1:30 di notte per le metropolitane in occasione di eventi, sportivi e non, di rilevanza cittadina, anche valutando di ridurre il servizio serale sulla linea C alla tratta San Giovanni-Alessandrino per evitare di tenere attiva la tratta periferica con una minore domanda – spiega Odissea Quotidiana – In poche parole, una metropolitana in grado di agevolare gli spostamenti durante gli appuntamenti nazionali e internazionali per la Capitale. A tal proposito è necessario che il nuovo contratto di servizio tra Roma Capitale e Atac, attualmente ancora in gestazione, preveda una remunerazione gross-cost per i servizi resi dall’intera rete notturna: metro, tram e bus in servizio oltre la mezzanotte. Solo coprendo al 100% i costi di tale servizio è possibile immagine che Atac sia in grado di attivare una rete notturna potenziata dalle metropolitane senza ricadute in termini economici”.