Edilizia: Acer alza il tiro contro concorrenza sleale

Il presidente Rebecchini denuncia espedienti tappabuchi a fronte di 200 milioni non investiti. Il 12 marzo convegno alla Camera dei deputati per contrastare la burocrazia ‘’difensiva’’

I costruttori sostengono che ‘’duecento milioni sono fermi sui tavoli del Campidoglio’’ destinati alla cura delle strade piene di buche che però non trova sbocco nei cantieri.

‘’Disorganizzazione e disservizi sono tali – rileva al ‘’Corriere della Sera’’ il presidente dell’Acer, Nicolò Rebecchini – che il Comune si arrangia, affidandosi a soluzioni spot, espedienti tappabuche per evitare di mostrare il suo fallimento. Ma il cambio di passo è la programmazione, non mettere una toppa’’.

Anche Cgil, Cisl e Uil denunciano nel settore una politica alla giornata senza prospettive con l’utilizzo di manodopera a costo zero, che ha portato a un calo del 30 per cento degli addetti tra Roma e provincia.

Tuttavia l’ associazione dei costruttori non si dà per vinta e alza il tiro sul fronte politico. Per il 12 marzo p.v. alla Camera dei Deputati organizza il convegno ‘’Sfida Capitale’’, moderato dal direttore de ‘’Il Messaggero’’ Virman Cusenza. Esponenti della magistratura, della pubblica amministrazione e delle imprese ( dal Ministro Giulia Bongiorno – invitato,  a Piero Guido Alpa, Sabino Cassese, Mario Palazzi, Paola Severino, Gabriele Buia, presidente Ance) sono chiamati al dialogo per contrastare la concorrenza sleale e la burocrazia ‘’difensiva’’, come si legge nel sottotitolo del convegno.

Per l’assessore al LL.PP del Campidoglio, Margherita Gatta ‘’Roma non è affatto ferma’’, ma si limita a ‘’svelare’’ sempre al ‘’Corriere della Sera’’ un piano di manutenzione straordinaria per 30 vie, da via Fucini a via di Torrevecchia e un tratto di tangenziale, che presto dovrebbero andare a gara. Mentre difende la collaborazione con il Dipartimento amministrazione penitenziaria per il valore sociale dell’impiego di detenuti,  dice di non poter parlare della voragine alla Balduina che è ancora lì e incolpa l’Anac, che ha mosso rilievi, del ritardo ( ma sostiene che verranno sbloccati a breve ) dei due appalti per sistemare via IV Novembre e Piazza Venezia.

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