Mancano meno di due settimane al voto di domenica 25 settembre e sono ancora tanti gli elettori che ancora non hanno deciso se andare a votare e, in caso positivo, per chi (in base agli ultimi sondaggi pubblicati entro venerdì 10 sono oltre il 40% del corpo elettorale). Ed a questa vasta area si rivolgono un po’ tutte le forze politiche che presentano proprie liste per cercare di consolidare o ribaltare i risultati previsti dai sondaggisti che vedono il centrodestra nettamente in testa ed il centrosinistra distanziato di circa 20 punti, con M5S e Polo di centro (Azione e Italia Viva) dati in ascesa.
Certo sarà difficile riportare alle urne questo vasto popolo di indecisi che è di gran lunga il primo partito, ma anche smuovereun dieci per cento sarebbe un grande risultato, soprattutto se si riuscirà a convincere questi elettori, possibili “disertori” del voto, ad esprimere il proprio consenso sui propri candidati e sulle proprie liste.
Giorgia Meloni, che tutti vedono predominante alla guida di Fratelli d’Italia non vuole già cantare vittoria, ma invita alla “prudenza” i propri sostenitori e gli alleati-rivali di Lega e Forza Italia. In tale contesto, infatti, bastano una mossa sbagliata o un rilassamento in questi ultimi giorni di campagna elettorale per trasformare quello che si annuncia un successo travolgente in una “vittoria di Pirro” che sarebbe poi una “mezza sconfitta”.
Dietro le quinte, però. la leader di FdI sta lavorando da tempo, aiutata molto da Guido Crosetto (che ufficialmente è fuori dalla politica, ma che nella formazione di destra svolge un ruolo importantissimo, soprattutto nel curare i rapporti con il mondo imprenditoriale), per delineare la sua squadra di governo una volta approdata a Palazzo Chigi e per rassicurare il mondo occidentale, Unione Europea e istituzioni finanziarie ed economiche, che una vittoria del centrodestra non rappresenta un salto nel buio dell’Italia, ma la prosecuzione dell’azione svolta da Mario Draghi per ancorare saldamente il nostro Paese alla Ue ed alla Nato.
Al contrario di Fratelli d’Italia, che tendono a non fare promesse mirabolanti ma praticamente impossibili da realizzare per conquistare un maggiore numero di consensi dalle urne, Lega e Forza Italia, con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, stanno battendo il chiodo sulle cose da fare una volta arrivati al governo,rispolverando vecchi “cavalli di battaglia”.
Così il Carroccio parla sempre più con veemenza sulla necessità di cambiare le politiche del ministro dell’Interno Luciana Lamorgesein materia di contrasto all’immigrazione clandestina ed alla criminalità, nonché della revisione della legge Fornero sui requisiti per andare in pensione. Nel contempo Salvini critica non troppo velatamente le sanzioni contro la Russia che, a suo giudizio, penalizzano più gli imprenditori ed i cittadini italiani per il caro-energia che Vladimir Putin.
Dal canto suo Silvio Berlusconi riscopre i temi che hanno fatto le sue fortune elettorali dal !994 alle scorse elezioni politiche, con l’aggiunta di una particolare attenzione alle problematiche ambientali che negli ultimi anni hanno interessato soprattutto le giovani generazioni. Da qui, al motto di “meno tasse per tutti”, la promessa di innalzare le pensioni sociali, di promuovere la “flattax”. E, in tema di tutela dell’ambiente, la promozione del verde (un milione di alberi da piantare) nonché altre misure a tutela degli animali.
Un particolare da non dimenticare. Nelle elezioni del prossimo 25 settembre non ci sarà un voto differenziato per Camera e Senato. Per la prima volta anche i minori di 25 anni potranno scegliere chi mandare a Palazzo Madama e questa innovazione ha portato tutti i partiti ad intensificare la propria attenzione sulle tematiche giovanili ed a approdare sulla piattaforma “Tik Tok” particolarmente frequentata dai ragazzi. Infine va ricordato che l’appuntamento elettorale nazionale coinciderà con il voto per la Regione Sicilia.