Erano partiti in 103 (in realta’ 98 perche’ 5 erano stati presentati per il bilinguismo o per evitare un uso distorto da parte dei rivali). Sono rimasti in 75 i simboli ammessi dal Viminale per partecipare alla competizione elettorale del prossimo 4 marzo per rinnovare il Parlamento (nel Lazio voteremo anche per il Consiglio regionale). 9 quelli inesorabilmente bocciati mentre per 19 sara’ possibile il ripescaggio se adempiranno alcune richieste del Ministero dell’interno.
Ai nastri di partenza si presenta quindi una nutrita schiera di partiti, movimenti, associazioni che chiedono il nostro voto, alcuni per approdare in Parlamento, la stragrande maggioranza per farci sorridere e per rendere meno seria una competizione elettorale che, sin dalle premesse, si mostra molto dura e senza esclusione di colpi piu’ o meno bassi.
Certo, mentre ha fatto molto rumore la notizia di Beppe Grillo che prende le distanze dalla sua creatura, il Movimento 5 Stelle, desta molta curiosita’ il confronto serrato sul piano della riduzione del peso fiscale che grava sulle spalle degli italiani. Tutti fanno promesse mirabolanti. Non c’e’ una categoria di elettore che venga trascurata per cui abbiamo promesse di redditi garantiti di qualsiasi tipo, di aumenti e allargamenti di pensione, aiuti per i bebe’ e per disabili ed anziani, la flat tax, l’abolizione delle tasse universitarie e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
In questo contesto, forse e’ meglio pensare ad altro. Magari al “Sacro Romano Impero Cattolico”. Ce la faranno i suoi propugnatori a raccogliere le firme necessarie per partecipate alla consultazione? Quanti sono i cultori del Medioevo disposti a dare il loro appoggio alla reincarnazione di Carlo Magno piuttosto che alla politica di Paolo Gentiloni e Matteo Renzi? Ed il “Partito delle buone maniere – Dispositivi antimolestie” riuscira’ con garbo e gentilezza nella medesima impresa della raccolta delle firme? Lo sapremo presto, perche’ il termine per questo adempimento e’ fissato per il prossimo 31 gennaio.
Il primo febbraio sapremo quindi anche se il “Movimento mamme nel mondo – Per l’Italia” ce l’avra’ fatta. Certo, per ottenere il quorum necessario di firme, avra’ bisogno del soccorso non solo delle madri italiane, ma anche dei figli, purtroppo solo i maggiorenni, il che costituisce un vero handicap perche’, soprattutto gli universitari, potrebbero ricorrere alla loro proverbiale goliardia e scegliere di sostenere la lista “W la Fisica”, anziche’ le loro madri. In questo caso pazienza. In Italia si vota quasi ogni anno. Ci potrebbe essere quindi un’altra occasione per approdare in qualche consesso rappresentativo.