Elezioni regionali: Confcommercio Lazio, infrastrutture nodo irrisolto – VIDEO

L'associazione ha incontrato tre dei candidati alle prossime regionali.

Confocommercio Lazio incontra i candidati alla presidenza, in vista delle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio. Il presidente di Confcommercio Lazio Giovanni Acampora

Dalle imprese al lavoro e alle infrastrutture. Sono diverse le proposte di Confocommercio Lazio, contenute in un documento programmatico dal titolo “Una Regione a misura d’imprese”, consegnato ai candidati alla presidenza, in vista delle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio. Per Confcommercio chiunque siederà alla Pisana, indipendentemente dall’appartenenza politica, avrà il compito di risolvere le criticità che, in questo complesso periodo storico, attanagliano imprese e cittadini. La Confcommercio Lazio sta ragionando sulla Regione che verrà, per dialogare insieme al mondo politico sulle priorità che vanno affrontate.

In quest’ottica, nella sede confederale di piazza Belli, a Roma, la Confcommercio Lazio ha incontrato tre dei candidati alle prossime regionali. In particolare, il presidente Giovanni Acampora, il commissario di Confcommercio Roma, Pier Andrea Chevallard e il presidente di Confcommercio Lazio nord, Leonardo Tosti, hanno avuto un proficuo dialogo con i candidati alla presidenza Alessio D’Amato per il centrosinistra, Francesco Rocca per il centrodestra e Donatella Bianchi per il M5s. “Un documento le cui proposte sono frutto di un confronto quotidiano con quanti concorrono a produrre la ricchezza della nostra Regione e che vuole essere un contributo fattivo, con l’auspicio che, porle all’attenzione di chi intende governare il Lazio voglia recepirle e considerarle tra le priorità da affrontare”, si legge nell’incipit del documento.

Priorità sulle quali – secondo la Confcommercio – è necessario agire, al fine di definire una strategia di medio periodo che intercetti le traiettorie di sviluppo e le opportunità di cambiamento che possono fare della Regione Lazio un luogo di modernità economica e sociale. “Purtroppo stiamo vivendo una congiuntura estremamente complessa, che si presenta piena di incertezze, e che impone una grande attenzione nel definire misure urgenti per garantire il sostegno alle imprese messe a dura prova dal doppio shock della pandemia e del conflitto russo-ucraino – ha esordito il presidente, Giovanni Acampora, rivolgendosi ai candidati -. Sappiamo bene che il governo di un territorio come il Lazio è una sfida e per affrontarla è necessario un confronto costante e un dialogo aperto con i territori e su questo confermo la nostra disponibilità”, ha sottolineato Acampora.

L’associazione, che vanta un’ampia rappresentatività del terziario nel Lazio, “rappresenta una sponda irrinunciabile per instaurare un dialogo con il mondo delle imprese, protagonista nel produrre la ricchezza della nostra regione e nel creare occupazione e tenuta sociale, e che chiede di essere messo nella condizione di fare di più e meglio – ha proseguito Acampora -. Le nostre intenzioni sono di instaurare da subito una condivisione sulle priorità dell’agenda regionale, con l’obiettivo di un impiego efficiente delle risorse regionali sulla base di strategie di medio periodo, da definire in stretto coordinamento con i territori. E su questo, lo voglio sottolineare, anche le Camere di Commercio rappresentano una valida cerniera tra istituzioni e imprese, per una governance di prossimità e per qualificare una relazione pubblico-privato in cui l’Istituzione deve essere un partner che possa condividere le proposte, discuterle e sostenerle. In estrema sintesi, le nostre proposte, che sono descritte puntualmente nel documento da noi realizzato, spaziano su più tematiche”.

Tra queste priorità ci sono le infrastrutture “la cui carenza rimane un nodo irrisolto che incide negativamente sulla competitività e sulla capacità di attrarre investimenti, come ad esempio per il collegamento Roma-Latina; il commercio e le reti di impresa: e qui – ha precisato Acampora – parliamo di tante piccole attività, che garantiscono non solo un valore economico e sociale importante ma anche il presidio dei centri urbani, e che devono avare l’occasione di crescere, attraverso lo sviluppo dei distretti e delle reti di impresa, su cui occorre avere una visione più ampia e riconoscibile in termini di benefici diretti per le imprese”. La sicurezza e il contrasto all’illegalità che in ogni sua forma “rappresenta un limite alla crescita e allo sviluppo di un territorio e su cui occorre intervenire, potenziando gli strumenti sanzionatori e attraverso un coordinamento regionale dei soggetti deputati al contrasto dei fenomeni di contraffazione, abusivismo e concorrenza sleale”, ha detto Acampora.

E ancora, la formazione qualificata e il ruolo dei Cat “che offrono – ha aggiunto Acampora – un importante servizio di assistenza alle imprese con una presenza capillare sul territorio e che garantiscono livelli di formazione di qualità, rappresentano una sponda su cui la Regione deve credere con maggiore convinzione”. Poi le nuove competenze per il lavoro e il programma Gol “i cui obiettivi fissati in sede regionale per essere raggiunti richiedono la messa a sistema dell’intera filiera composta da soggetti pubblici (Regione, Centri per l’impiego, università, istituti scolastici), privati (società di intermediazione, enti di formazione, Its, Ifts, ecc.) e rappresentanze datoriali e sindacali, per finanziare una formazione che crei occupazione”, ha continuato.

Centrale per Confocommercio anche l’economia del mare, che oggi sta trovando una centralità nel dibattito politico nazionale e anche nel Lazio e su cui “dobbiamo lavorare insieme per sostenere le imprese verso un’economia blu sostenibile, avvicinandole al mondo dell’innovazione”, ha ribadito ancora Acampora. Altro tema fondamentale per la confederazione è l’economia della montagna e dei laghi su cui occorre “una grande attenzione per contrastare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne; il turismo: un settore in profonda trasformazione, che nella governance dei vari asset (patrimonio artistico-culturale, ricchezze naturali) ha grandi potenzialità di sviluppo a patto che la programmazione sia condivisa con i corpi intermedi e con gli enti locali – ha evidenziato Acampora -. Un settore in attesa che si completi l’iter normativo in attuazione delle recenti modifiche alla legge regionale e per il quale auspichiamo che per il prossimo Giubileo si prevedano regole semplificate per snellire l’organizzazione dell’evento”.

Infine, ma non ultimo, la Confcommercio ritiene siano fondamentali interventi anche sulla sanità che ha urgenza “di istituire un tavolo permanente nel settore delle forniture ospedaliere per affrontare le diseconomie esterne, tra le quali l’urgente eliminazione del payback e l’adeguamento dei corrispettivi all’aumento insostenibile dei costi”. E, non ultima, la cultura. “Le Pmi dei settori artistici (cinema, teatro, spettacolo) hanno pagato in misura maggiore gli effetti della pandemia e le fragilità di questo comparto sono amplificate da un rapporto tra settore pubblico e privato che deve trovare nuovi equilibri”, ha concluso il presidente Acampora.

D’Amato, Rocca e Bianchi hanno accolto con favore le proposte avanzate dalla Confcommercio Lazio. Molti dei punti inseriti nel documento programmatico, consegnato loro durante l’incontro, hanno trovato riscontro nei programmi elettorali. I tre candidati si sono detti pronti e propensi a un dialogo costante con il panorama regionale delle imprese, una volta al governo del Lazio, per risolvere le principali criticità che gravano sul comparto produttivo laziale. L’incontro della mattinata è stato anche l’occasione per un confronto con le rappresentanze dei sindacati delle diverse categorie di Confcommercio Lazio che hanno illustrato ai candidati le loro priorità chiedendo risposte. Fatti, non parole, è quello che le imprese oggi si aspettano dal prossimo governo della Regione Lazio.

“L’incontro è andato molto bene, ho trovato una grande attenzione, partecipazione e voglia di discute per affrontare assieme le prossime sfide, che riguardano: le competizioni europee sulla transizione digitale e ambientale ma anche i prossimi appuntamenti a Roma, come la Ryder Cup e il Giubileo. Dobbiamo fare sistema perché insieme si cresce”, ha commentato il candidato del centrosinistra D’Amato. Anche il candidato del centrodestra, Rocca ha ribadito che “le imprese devono essere aiutate. Insieme possiamo riconnettere il tessuto sociale e aiutare concretamente chi sta scivolando verso la povertà. Dobbiamo lavorare verso la transizione digitale. Dobbiamo snellire la burocrazia. Il rapporto con le Camere di commercio è essenziale. Non dobbiamo vergognarci di copiare le buone prassi delle altre regioni. Dobbiamo lavorare nei primi 100 giorni insieme. I decreti attuativi del Testo unico del xommercio sono una priorità. Serve il massimo impegno per un dialogo e una vera collaborazione con le Camere di Commercio e con le associazioni di categoria su formazione, fondi europei, legalità e lotta all’abusivismo”, ha concluso Rocca.

Infine, per la candidata del M5s Donatella Bianchi ha sottolineato: “È stimolante poter avere un confronto con un mondo che rappresenta un tessuto cruciale per il rilancio delle imprese, del terziario, dei servizi e del lavoro. L’uomo è sempre al centro della mia compagna elettorale. Felice di essere stata qui oggi e di aver portato il programma: dalla sostenibilità, ambientale, sociale ed economica deve passare ogni nostra scelta strategica”, ha concluso Bianchi.

 

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