Partita tardi e in sordina, la campagna elettorale nel Lazio procede spedita verso il voto del 12 e 13 febbraio, ma ancora non conosciamo il programma ufficiale della candidata del M5s e del candidato del centrodestra.
I tre principali candidati alla presidenza della Regione Lazio – Alessio D’Amato per il centrosinistra, Francesco Rocca per il centrodestra e Donatella Binachi per il M5s – non perdono occasione per lanciarsi stoccate con botte e risposte a distanza. Il confronto riguarda sempre i temi di maggiore interesse pubblico: ciclo dei rifiuti, trasporti, grandi infrastrutture, sanità, lavoro e transizione ecologica. Questioni spinose che hanno quasi sempre visto i tre candidati in contrapposizione.
D’Amato, primo a scendere in campo, al momento è l’unico ad aver presentato ufficialmente il programma elettorale. Ancora non annunciano una data per illustrarlo, invece, gli sfidanti. In tutto, per la carica di governatore del Lazio, ci sono sei concorrenti. Ma, a meno di 20 giorni dalle urne, i tre favoriti sembrano concentrati soprattutto nell’assicurarsi il voto dei gruppi che li sostengono. E così anche oggi al centro della campagna elettorale ci sono stati gli incontri con le realtà territoriali e il mondo dell’associazionismo.
Il primo affondo è arrivato proprio da D’Amato: “È una anomalia che gli altri candidati non abbiano ancora presentato il programma elettorale a due settimane dal voto. Sento che è in atto una rimonta. Il voto del Lazio sarà una sorpresa, vincerò e vincerà questa coalizione riformista per la credibilità e il lavoro svolto – ha sottolineato D’Amato -. Gli elettori hanno a disposizione il nostro programma per fare delle valutazioni e mi sembra che gli altri candidati non lo abbiano ancora presentato”. Dal reddito di formazione a “Lazio strade sicure”. Dal trasporto pubblico gratuito per i giovani, under 25 e anziani over 70, alle 100 comunità energetiche rinnovabili. Questi sono solo alcuni dei 10 punti principali del programma elettorale della coalizione di centrosinistra. D’Amato ha ribadito che si tratta di “una anomalia e scorrettezza nei confronti delle legittime valutazioni che gli elettori hanno diritto di fare sulle proposte programmatiche. Saranno giorni intensi ma io sono fiducioso”, ha concluso D’Amato.
Non è tardata ad arrivare la risposta del candidato del centrodestra Francesco Rocca: Il programma “verrà presentato presto – ha assicurato – e i cittadini verranno messi a conoscenza nel dettaglio su tutti i nostri obiettivi. Ovviamente il programma c’è, ma è stato continuamente aggiornato, man mano che si gira il territorio, ci si confronta con le realtà territoriali e si verificano le novità e le esigenze per dare delle risposte puntuali ai problemi. Presenteremo un programma dinamico e in continuo aggiornamento”, ha replicato Rocca che in questi giorni è impegnato in un tour elettorale in tutta la regione. Rocca ha promesso, inoltre, che una volta eletto presidente nei primi cento giorni di mandato, farà “una piccola rivoluzione: mai più cittadini in attesa per giorni di un posto letto. Non è un problema di carenza di strutture ma di modelli organizzativi che allo stato attuale sono anacronistici”.
Anche Donatella Bianchi, candidata del Movimento 5 Stelle con l’appoggio del Polo progressista, è impegnata sul territorio all’ascolto dei cittadini e delle realtà territoriali. Da Civitavecchia, Bianchi ha rilanciato i punti cardine del suo programma: reddito di cittadinanza regionale, lotta all’inquinamento, sostenibilità, transizione ecologica e blue economy. “Sono tra le parole chiave per il rilancio dell’area e per lo sviluppo di nuovi posti di lavoro anche in vista della riconversione della centrale a carbone e della nascita del nuovo distretto delle energia rinnovabili – ha sottolineato -. Civitavecchia ha tutte le carte in regola per diventare un polo produttivo di riferimento sia per il mercato internazionale che per la regione Lazio”.