In Emilia-Romagna e in Umbria sono riaperte le urne per l’elezione dei nuovi presidenti regionali e delle rispettive assemblee legislative. Si potrà votare nuovamente dalle 7:00 di oggi fino alle 15:00. Con questa tornata si completa la serie delle elezioni regionali del 2024, dopo il voto in Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Liguria. Alle ore 19:00 di ieri il dato definitivo dell’affluenza alle urne per le elezioni regionali in Emilia-Romagna si è attestato al 31,3 per cento e in Umbria al 31,2 per cento, entrambi in calo rispetto alle passate elezioni che però si svolsero in un solo giorno.
In Emilia Romagna sono circa 3,6 milioni i cittadini aventi diritto al voto che tornano alle urne per scegliere il successore di Stefano Bonaccini, presidente dal 22 gennaio 2014 al 12 luglio 2024. I cittadini aventi diritto al voto possono esprimere una preferenza soltanto per il candidato presidente o votare per una lista specifica. Concesso il voto disgiunto, ovvero l’espressione della preferenza per un candidato presidente e una lista che non fa parte della sua coalizione. Per l’elezione dei consiglieri regionali, invece, devono essere indicati fino a due candidati presenti nella stessa lista e se il cittadino volesse esprimere entrambe le preferenze, i candidati dovranno essere di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.
Quattro i candidati: Michele de Pascale per il centrosinistra, Elena Ugolini per il centrodestra, Luca Teodori della lista civica e Federico Serra,esponente dell’estrema sinistra. Sono invece 547 i candidati al ruolo di consigliere regionale nelle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. De Pascale, già presidente e sindaco della Provincia di Ravenna dal 2021, vanta il supporto di tutta la coalizione del centrosinistra. Non solo Pd, quindi, ma anche Italia viva, Alleanza verdi e sinistra, Civici con de Pascale presidente, Movimento cinque stelle e Riformisti per l’Emilia-Romagna futura, che tiene dentro Azione, Più Europa, Partito repubblicano e Partito socialista italiano Socialisti e Repubblicani. Le liste collegate alla candidata del centrodestra Elena Ugolini, sottosegretaria all’Istruzione nel governo Monti, sono invece Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e la lista Elena Ugolini presidente. A sostegno di Federico Serra, delegato dell’Unione sindacale di base per l’emergenza abitativa, ci sono i partiti di estrema sinistra Potere al popolo, Partito comunista italiano e Rifondazione del partito comunista. Il candidato Luca Teodori, ex leghista e consigliere provinciale, è supportato dalla lista civica Lealtà, coerenza, verità.
In Umbria sono oltre 700 mila i cittadini chiamati ad eleggere i consiglieri che formeranno l’Assemblea legislativa e il successore della leghista Donatella Tesei, la prima che, con la sua vittoria nel 2019, mise fine ai decenni rossi. Gli umbri possono esprimere una preferenza soltanto per il candidato presidente o votare per un candidato e una lista collegata. Il voto non può essere disgiunto. Sono nove i candidati alla presidenza, ma il testa a testa è tra Tesei, candidata per il secondo mandato, e Stefania Proietti, appoggiata dal centrosinistra. Gli altri sette nomi in lizza per la carica di presidente sono: Martina Leonardi, sostenuta da Insieme per l’Umbria resistente, Marco Rizzo di Democrazia sovrana popolare e Alternativa riformista, Moreno Pasquinelli del Fronte del dissenso, Fabrizio Pignalberi, sostenuto da Più Italia sovrana e Quinto polo per l’Italia, Elia Francesco Fiorini di Alternativa per l’Umbria, Giuseppe Paolone,proveniente dalle frange di Forza del popolo, e Giuseppe Tritto della lista Umani insieme liberi.
Eletta presidente della Regione Umbria nel 2019 con il 57,55 per cento dei voti, Tesei ha il sostegno delle maggiori liste di centrodestra: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Unione di centro, più le liste dell’area civica Alternativa popolare, Tesei presidente e Noi moderati civici per l’Umbria. A sfidarla c’è la candidata del centrosinistra unito. Proietti, infatti, vanta il supporto di Partito democratico, Movimento cinque stelle, Italia viva, Azione e Alleanza verdi e sinistra (Avs). Con lei anche le liste civiche Umbria domani, Civici umbri, Umbria per la sanità pubblica e Umbria futura.