L’appuntamento elettorale per il rinnovo del consiglio regionale del Lazio e del suo presidente è ormai dietro l’angolo. Si voterà infatti, come è noto, domenica 12 e nella mattinata di lunedi’ 13 febbraio, quindi tra meno di un mese. Ai nastri di partenza troviamo sei candidati alla guida della regione e 18 liste a loro sostegno. Al ruolo di “governatore” mirano, in rigido ordine alfabetico, Donatella Bianchi (M5S), Alessio D’Amato (Pd e Terzo Polo), Sonia Pecorilli (PCI), Fabrizio Pignalberi (Quarto Polo e Insieme per il Lazio), Rosa Rinaldi ((Unione Popolare) e Francesco Rocca (Destra-centro).
Certo è che, se guardiamo alle forze in campo, la lotta per la presidenza regionale si restringe a tre nominativi che, in base ai sondaggi finora effettuati, sono nell’ordine Rocca, D’Amato e Bianchi, con il primo nettamente avanti (avrebbe nove punti percentuali di vantaggio) nei confronti dell’uscente assessore regionale alla Sanità candidato del centrosinistra. Più staccata la giornalista Rai Bianchi, sostenuta dai cinquestelle.
In base all’ultimo sondaggio effettuato il 12 gennaio da Bidimedia per Roma Today, infatti, Rocca si attesterebbe al 45,1 per cento dei suffragi mentre il suo principale “competitor” D’Amato raggiungerebbe il 36% dei voti. Più staccata la Bianchi cje si fermerebbe al 15,3%. Per gli altri tre candidati alla presidenza solo briciole: Rinaldi, sarebbe la prima tra le tre candidature minori prendendo solo l’1,5 per cento dei consensi.
Come detto, sono ben 18 le liste presentate a sostegno delle sei candidature. La destra-centro partecipa al voto con sei liste: a Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si accompagnano una lista civica dell’ex presidente della CRI, l’Unione di Centro e “Noi moderati – Rinascimento Sgarbi”. Il centrosinistra schiera invece sette liste, ovvero Pd, Terzo Polo, Civica per D’Amato, “+Europa, Radicali e Volt”, “Demos con D’Amato”, “Verdi-Sinistra con D’Amato” e Psi. A sostegno di Donatella Bianchi, due liste: oltre al M5S, troviamo la lista “Polo progressista di sinistra ed ecologista” promossa da Alfonso Pecoraro Scanio, Stefano Fassina e Loredana De Petris. Quanto ai candidati minori, Rosa Rinaldi è sostenuta dalla sola Unione Popolare. Anche Sonia Pecorilli è appoggiata da una sola lista (PCI) cosi’ come Fabrizio Pignalberti (Quarto Polo e Insieme per il Lazio).
Quanto ai partiti, in base ad un altro sondaggio (Izi per La Repubblica) dello scorso 29 dicembre, FdI sarebbe nettamente il primo partito della regione con il 32,4 per cento dei consensi contro il 18,1% del Pd, secondo partito del Lazio. Terzo, a poca distanza, il M5S con il 16,5% dei voti. Al quarto posto troviamo il Terzo Polo (Azione-Italia Viva) che conquisterebbe il 6,7% dei suffragi grazie anche al buon risultato che conseguirebbe a Roma città. Da notare che la formazione della Meloni sarebbe di gran lunga predominante nella coalizione di destra-centro perché sommando i voti di Lega e Fi questi si fermerebbero solo al 9,8 per cento (5,7% gli azzurri di Silvio Berlusconi e 4,1% il Carroccio di Matteo Salvini).
Certamente, in questo mese scarso che ci separa dal voto di febbraio, gli attuali equilibri potrebbero cambiare, ma di sicuro non ci saranno terremoti e Rocca, a meno di errori clamorosi da parte sua o dei suoi sostenitori, è avviato a conquistare la presidenza del Lazio.