A iniziativa Cisl. "Sembra non viva qui". "Non accetto lezioni"
Primo incontro ufficiale e prime scintille tra Alessio D’Amato e Francesco Rocca, i candidati del centrosinistra e del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio. Il ‘teatro’ è stata la presentazione dell’Agenda Cisl per il nuovo governo regionale, a Roma. Il primo affondo è di Rocca ed è sui bilanci: “Sono preoccupato dei conti che troverò – Partiamo dal regalo di Natale dalla Regione con l’addizionaleIRPEF” di cui “350 milioni” destinati “a Cotral”, l’azienda di trasporti regionale.
“E’ falso – replicherà poi D’Amato – Cotral, che questa giunta ha risanato, ha un bilancio di 224 milioni interamente legato al fondo nazionale trasporti”. Ma è sulla sanità, il cavallo di battaglia di entrambi (l’uno è l’assessore uscente, l’altro è stato per anni leader della Croce Rossa) che il confronto è stato più acceso: “D’Amato – ha detto Rocca – mi sembra come se in questi anni abbia vissuto altrove. Oggi nel Lazio abbiamo 7 aziende ospedaliere che generano deficit – aggiunge Rocca – Le liste d’attesa sono interminabili. Non possiamo continuare a sentirci dire che va tutto bene”.
“Ho ascoltato con garbo Rocca – la replica di D’Amato – ma non accetto lezioni da coloro che quando hanno guidato questa regione l’hanno portata al default finanziario”. E sui rapporti con la sanità privata, altro nodo dell’amministrazione “lo dico con rispetto ma non accetto lezioni da chi era presidente di Confapi Sanità mantenendo la carica di presidente della Cri. Non è credibile”.