Si rompe così l'alleanza con i Verdi mentre Si cerca una convergenza con il Coordinamento 2050, promosso da Stefano Fassina di Leu, che appoggerà la candidatura civica di Giuseppe Conte
Sinistra italiana (Si) non sosterrà la candidatura di Alessio D’Amato a presidente della Regione Lazio. Si rompe così l’alleanza con i Verdi mentre il partito di Nicola Fratoianni guarda al Movimento 5 stelle, e cerca una convergenza con il Coordinamento 2050 di Stefano Fassina (Leu), che ha già fatto sapere che appoggerà la scelta di Giuseppe Conte. Da parte sua il leader dei Cinque Stelle nelle prossime settimane dovrebbe annunciare una candidata civica per la presidenza del Lazio.
La rottura si è consumata ieri, durante una lunga riunione della segreteria regionale di Sinistra italiana, il partito di Nicola Fratoianni ha fatto sapere che non sosterrà Alessio D’Amato, candidato del Pd e appoggiato anche dal Terzo polo. La differenza di visione con il leader di Azione, Carlo Calenda, a partire dal termovalorizzatore romano e fino ad altre istanze, sulla sanità e il trasporto pubblico, è la principale causa della frattura con gli alleati di Europa verde che, invece, contano di rimanere all’interno della coalizione che oggi governa la Regione Lazio.
Secondo le indiscrezioni circolate, però, i Verdi sperano ancora di ricomporre l’asse e auspicano di ricucire la frattura nei prossimi giorni per tenere in piedi l’Alleanza verdi sinistra e presentare una lista condivisa a sostegno di D’Amato. Tuttavia, il tempo stringe, per le liste c’è tempo fino al 12 gennaio e di mezzo c’è la pausa elettorale: per questo Sinistra italiana sembra determinata a dialogare con il M5s, dal momento che i dirigenti regionali hanno fatto sapere di non essere disponibili ad arretrare sul no al Terzo polo. Il quadro più probabile, salvo cambiamenti dell’ultima ora, vedrà quindi il centrosinistra diviso tra Alessio D’Amato – in campo con Pd, Terzo polo ed Europa verde – e la candidata civica del M5s appoggiata dal Coordinamento 2050 e Sinistra italiana, che potrebbero comporre una lista unica. Con D’Amato dovrebbe correre anche la consigliera regionale uscente Marta Bonafoni, che già alle scorse tornate elettorali per il Lazio ha presentato una lista civica a supporto di Nicola Zingaretti.
Si definirà nelle prossime ore, invece, la posizione di Sinistra civica ecologista di Massimiliano Smeriglio, il quale pochi giorni fa aveva fatto appello all’unità dell’Alleanza verdi sinistra e il cui nome era circolato nelle scorse settimane come possibile candidato alla presidenza che potesse riunire le istanze di entrambi i pezzi del centrosinistra.