A 45 giorni esatti dal voto per il rinnovo della giunta regionale del Lazio, si compone il quadro dei principali candidati alla presidenza. Il centrosinistra, alle urne del 12 e 13 febbraio, nel Lazio correrà diviso: da un lato l’assessore uscente alla Sanità, Alessio D’Amato del Partito democratico; dall’altro lato il Movimento 5 stelle con la giornalista Donatella Bianchi. Per il centrodestra unito, invece, in campo c’è l’ex presidente della Croce rossa italiana, Francesco Rocca.
Oggi il presidente del M5s, Giuseppe Conte, ha annunciato la candidatura di Bianchi chiudendo il cerchio sugli sfidanti e determinando la fine di un’era per il M5s sorto sull’onda delle contestazioni alla stampa. Donatella Bianchi “incarna perfettamente i valori del Movimento, rappresenta al meglio il nostro programma politico, sociale ed ambientale ed è un nome condiviso con le altre forze politiche, sociali e civiche con cui stiamo condividendo il percorso, a partire dal Coordinamento 2050”, ha detto Conte in una intervista al quotidiano “L’Avvenire”.
La stessa giornalista ha poi spiegato: “Transizione ecologica, salvaguardia ambientale e lotta alle disparità sociali hanno contraddistinto la mia vita professionale e la mia crescita come cittadina. Si tratta di valori non negoziabili che giorno dopo giorno ho ritrovato nell’azione politica del Movimento 5 stelle e che sono alla base della proposta programmatica per il Lazio che ho condiviso con il presidente Giuseppe Conte. Oggi sono lieta di annunciare la mia candidatura alla presidenza della Regione Lazio con il Movimento 5 Stelle. È una sfida avvincente e complessa alla quale intendo dedicarmi senza risparmio, a partire dalla presentazione della piattaforma programmatica – ha detto -. Inizierò da subito a raccogliere le esigenze dei cittadini laziali nei territori, ascolterò le loro voci e farò in modo che questo dialogo non rimanga confinato nel classico programma della campagna elettorale. Farò in modo che questo confronto sia alla base di una amministrazione vicina alla cittadinanza”.
D’Amato, unico profilo politico in corsa, è appoggiato da 13 gruppi che si riuniranno in otto liste, di cui due civiche: Pd, Terzo Polo (composto da Azione e Italia viva), Più Europa, Demos, Partito socialista italiano, Radicali, Europa verde, Articolo 1, Sinistra civica ecologista, Pop, Repubblicani, Socialdemocratici e Volt. Quasi sicuramente guiderà la lista Civica D’Amato presidente la consigliera uscente di Pop, Marta Bonafoni, già eletta nella civica per Zingaretti alla scorsa tornata elettorale. Un’altra lista di ispirazione civica potrebbe essere quella che fa capo a Sinistra civica ecologista di Massimiliano Smeriglio. Per gli altri accorpamenti sono in corso interlocuzioni: tra quelli più probabili una convergenza di Più Europa e Radicali, e dei Repubblicani con il Terzo Polo.
Saranno invece almeno tre le liste per Donatella Bianchi: una del Movimento 5 stelle, l’altra del Coordinamento 2050 fondato da Stefano Fassina e Loredana De Petris di Leu, e che includerà anche gli esponenti di Sinistra italiana del Lazio che non esporranno il simbolo, dopo la frattura con la coalizione del Pd. A queste si aggiunge una lista civica. Per quanto riguarda il centrodestra, dove sono ancora in corso le interlocuzioni, sicuramente presenteranno una lista ciascuno dei principali partiti della coalizione: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia. È prevista una lista di Noi moderati e una di Unione di centro, oltre che una lista civica, per un totale di almeno sei liste.