“Il più grande ritorno nella storia politica degli Stati Uniti! Congratulazioni al presidente Donald Trump per la sua enorme vittoria”, ha scritto su X il primo ministro ungherese Viktor Orban. “Una vittoria necessaria per il mondo”, aggiunge Orban, uno dei principali sostenitori di Trump in Europa.
The biggest comeback in US political history! Congratulations to President @realDonaldTrump on his enormous win. A much needed victory for the World!
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) November 6, 2024
Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto “pronto” a lavorare con il vincitore delle elezioni presidenziali statunitensi Donald Trump. “Con le sue convinzioni e con le mie. Con rispetto e ambizione. Per più pace e prosperità”, ha scritto il capo dello Stato francese, che si è complimentato con il nuovo presidente per la vittoria.
Congratulations, President @realDonaldTrump. Ready to work together as we did for four years. With your convictions and mine. With respect and ambition. For more peace and prosperity.
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) November 6, 2024
“Congratulazioni a Donald Trump per la sua vittoria alle presidenziali degli Stati Uniti”, è il messaggio del presidente della Serbia, Aleksandar Vucic. “Insieme, affronteremo le grandi sfide che ci attendono. La Serbia si impegna a lavorare con gli Stati Uniti per la stabilità, la crescita e la pace”, aggiunge il capo dello Stato serbo.
La Cina continuerà “a gestire le relazioni con gli Stati Uniti sulla base del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione reciprocamente vantaggiosa”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning nella consueta conferenza stampa a Pechino. “La nostra politica nei confronti degli Stati Uniti è stata coerente”, ha aggiunto, chiarendo che le elezioni presidenziali “sono un affare interno” al Paese e che la Cina “rispetta la scelta del popolo americano”. “Dopo che i risultati delle elezioni saranno pubblicati e annunciati ufficialmente, gestiremo le questioni correlate nel rispetto della prassi consueta”, ha concluso Mao.