Oltre una decina di tende, qualche gazebo e tanti striscioni per chiedere una soluzione all’emergenza abitativa a Roma. Dalle 13 di oggi è in corso una manifestazione davanti alla sede dell’assessorato alle Politiche abitative di Roma, alla Garbatella, organizzata dall’Unione sindacale di base e dal Movimento per il diritto all’abitare. È la seconda tappa, dopo quella in Regione Lazio, e a cui seguirà un’altra iniziativa di protesta simile, sabato 1 giugno davanti al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Oggi in centinaia sono radunati in piazza alla Garbatella con lenzuoli, gazebi e ombrelloni per chiedere l’attuazione del Piano strategico per l’abitare, meglio noto come Piano Casa, e una più agevole applicazione della direttiva firmata dal sindaco Roberto Gualtieri che, in deroga all’articolo 5 del decreto Renzi-Lupi, consente a chi è in condizioni di svantaggio economico e sociale di vedersi riconosciuta la residenza anche se si trova formalmente in stato di occupazione dell’alloggio. In aria sventolano le bandiere di Asia Usb e altre su cui si legge “Stop sfratti, sgomberi e pignoramenti”. All’ingresso dell’assessorato, invece, sono stati appesi alcuni striscioni che recitano: “Ora basta giocare, residenza subito” e “Riconsegnamo alla città i posti abbandonati dalle istituzioni”. Altri invece riportano le scritte: “Troppa gente senza un tetto, fuori il piano dal cassetto”, “Basta con la gestione dell’emergenza il diritto alla casa deve essere garantito con misure strutturali”. E ancora: “Prima le persone, mai i profitti”. A presidiare la piazza c’è una camionetta della polizia e una pattuglia dei vigili urbani. Nel corso della protesta, l’assessore al Patrimonio e alle politiche abitative, Tobia Zevi – riferiscono i dimostranti – è sceso in piazza e ha fatto sapere di essere disponibile a un confronto che dovrebbe tenersi domani e che coinvolgerà anche l’assessore al Decentramento, Andrea Catarci.
“La questione è l’applicazione del Piano casa, un importante risultato ottenuto attraverso un dialogo con l’amministrazione ma che oggi sta ancora nel cassetto”, spiega Maria Vittoria Molinari, del direttivo nazionale di Asia Usb. “C’è poi la questione degli sfratti – ha aggiunto – che stanno subendo migliaia di cittadini. Abbiamo chiesto l’applicazione di una delibera di giunta del 2022 che prevede per alcune categorie di persone un’assegnazione in quota di riserva, ma che non viene applicata. Un’altra questione fondamentale è una moratoria degli sfratti. Con il Giubileo alle porte, anche chi ha i contratti di locazione, si trova sfrattato perché i proprietari preferiscono optare per avere delle case vacanze. Se non si interviene avremo nel 2025 una città lustrata ma con persone che vivono per strada”. Secondo Paolo Di Vetta, del Movimento per il diritto all’abitare, bisogna “fare in modo che tutti i soggetti che devono intervenire rispetto all’emergenza abitativa lo facciano in maniera strutturale, con risorse e case, magari recuperandole. Il 16 maggio – ha detto Di Vetta – siamo stati sotto la Regione, oggi siamo qui e sabato andremo sotto il Mit. Comune, Regione e ministero delle Infrastrutture sono i tre soggetti che devono intervenire. Il nostro obiettivo è farli dialogare per risolvere la situazione. Abbiamo scelto il periodo delle elezioni europee anche per farci sentire”, ha concluso. Il presidio resterà fino alle 18, ora in cui è stata indetta una assemblea pubblica.