Emergenza taxi a Roma: l’appello del sindaco ai tassisti, aderite alla seconda guida o valuteremo nuove licenze

I tassisti scelgono le corse più redditizie per gli aeroporti, lasciando scoperta Termini

Un forte incremento del turismo internazionale, la lotta all’abusivismo all’aeroporto di Fiumicino ma anche l’impossibilità per le istituzioni locali di organizzare il servizio taxi secondo le esigenze della città. Sono diverse le cause che stanno determinando lunghe code di attesa in diversi punti di Roma e, in particolare, alla stazione Termini. Per questo il sindaco Roberto Gualtieri, pur chiarendo che l’eventuale immissione di nuove licenze sarebbe un procedimento che richiederebbe almeno un anno, sembra non escludere del tutto l’ipotesi.

In un’intervista alla trasmissione televisiva “Agorà” su Rai Tre, Gualtieri ha spiegato che dall’aeroporto di Fiumicino tra gennaio e maggio del 2019 sono state fatte 24mila corse taxi e nello stesso periodo del 2023 ne sono state effettuate 355 mila. Il dato del 2023 è determinato dal “forte incremento del turismo internazionale” ma anche “perché ha avuto successo la nostra attività di contrasto all’abusivismo in aeroporto”. E così “essendoci una domanda alta all’aeroporto, i tassisti vanno più lì invece che a Termini, poiché lì guadagnano di più” e “siccome abbiamo una legislazione del ’93 ormai superata, il sindaco non può sapere dove sta un tassista, non può dirgli dove deve andare a effettuare il servizio”.

Risultato: la maggior parte dei tassisti va a svolgere il turno in aeroporto, dove le tariffe sono più remunerative, e quasi nessuno sceglie di stazionare negli scali ferroviari o in altri punti di snodo della mobilità cittadina per evitare di effettuare le corse che generano meno guadagni. Per far fronte alla maggiore necessità di taxi in città, intanto, l’assessorato alla Mobilità ha proposto la misura della “seconda guida”: i tassisti possono indicare un ulteriore autista che tenga in giro l’auto bianca per un turno aggiuntivo, dalle 4 alle 7 ore. L’auspicio è che ci un’adesione almeno al 12 per cento in modo da avere un impatto simile all’immissione di circa mille nuove licenze, tenendo conto che nella Capitale a oggi sono attive 7.672 licenze.

Da qui l’appello del sindaco Gualtieri alla categoria: “C’è questa opportunità della seconda guida, aiutateci a risolvere il problema al meglio”, ha detto. Tenendo conto che le adesioni per la seconda guida sono partite sulla piattaforma dedicata Taxi web pochi giorni fa, l’auspicio è che i primi benefici strutturali del provvedimento si possano vedere già a settembre. A quel punto “se il problema si risolverà bene, altrimenti dovremo percorrere altre strade”, ha chiarito Gualtieri.

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