Categorie: Economia urbana

EUR SpA e lo Studio Alvisi Kirimoto presentano i lavori di ristrutturazione del Palazzo dei Congressi di Roma

Investimento da 8 milioni e 24 mesi di lavori. Il progetto è ora al vaglio della Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio,

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EUR Spa, società controllata del Ministero dell’Economia e delle Finanze, proprietaria del Palazzo dei Congressi ha presentato oggi, insieme allo Studio di architettura Alvisi Kirimoto, l’intervento di ristrutturazione e di rifunzionalizzazione del magnifico edificio progettato dal genio dell’architetto Adalberto Libera alla fine degli anni Trenta per l’Esposizione Universale di Roma del ‘42, che oggi costituisce insieme a La Nuvola il più importante polo congressuale di Roma e tra i primi in Europa. Presenti il Presidente Enrico Gasbarra e l’Amministratore delegato di EUR Spa Angela Maria Cossellu, insieme agli architetti Junko Kirimoto e Massimo Alvisi fondatori dello Studio Alvisi Kirimoto.

Il progetto, firmato dal prestigioso studio, ora al vaglio della Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio, è il primo intervento di ristrutturazione e di rifunzionalizzazione, che investe l’intero complesso nella sua totalità, dall’apertura per la Fiera Internazionale dell’Agricoltura nel 1953, e mira non soltanto a ristrutturare l’edificio integralmente per garantirne innanzitutto la salvaguardia, ma anche una maggiore funzionalità e di conseguenza una migliore competitività in linea all’offerta delle principali capitali congressuali, con cui il Polo congressuale dell’EUR è in competizione nel mercato mondiale dei grandi eventi. 

 

“Questo progetto – dichiara l’Amministratore delegato di EUR Spa, Angela Maria Cossellu – che vale globalmente circa 8 milioni di euro, è un intervento imponente che valorizzerà l’unicità di Palazzo dei Congressi dal punto di vista architettonico ed artistico, garantendo al contempo una maggiore funzionalità del Palazzo che, insieme alla Nuvola, rappresenta il più importante polo del turismo congressuale e d’affari della Capitale; non solo in termini numerici (300 mila presenze nel solo 2023), ma anche di valore aggiunto generato sulle economie della filiera coinvolta (300 milioni di euro stimati). Vi era la necessità di effettuare interventi di restauro per riportare all’originaria bellezza questo gioiello architettonico, e contemporaneamente l’opportunità di rilanciare quella che è anche una importante sede congressuale, con l’obiettivo di poter ospitare più eventi in contemporanea, garantendo un’esperienza allineata agli standard europei, senza alterare la qualità architettonica”. 

 

Il delicato compito di valorizzare un edificio di tale pregio e storia è stato affidato da EUR SpA allo studio Alvisi Kirimoto, affermato a livello internazionale e vincitore di numerosi premi (tra gli altri, l’AIT Award 2012, l’International Architecture Award 2021 del The Chicago Athenaeum, Best Residential Architecture al BigSEE Architecture Award 2021) che firma l’intervento architettonico articolato in due macro azioni: interventi di recupero e di restauro degli elementi architettonici esistenti e interventi di adeguamento funzionale attraverso l’inserimento di nuovi elementi in grado di modificare i flussi e l’ampliamento delle dotazioni tecniche. 

Tra gli interventi relativi alla gestione dei flussi dei visitatori al piano terra, l’atrio centrale verrà trasformato in un vestibolo dinamico in grado di dividere a metà il Palazzo e garantire una distribuzione verticale adattabile alle diverse necessità di configurazione degli spazi. A supporto della gestione dei percorsi, dispositivi quali pareti mobili opache e pareti vetrate garantiranno il corretto orientamento dei visitatori verso i diversi eventi ed assicureranno, inoltre, un ottimo isolamento acustico. Per entrambe le tipologie di partizioni il loro posizionamento seguirà la logica compositiva dell’edificio e per la maggior parte, i nuovi elementi, si attesteranno sulle originali posizioni delle porte vetrate pensate dall’architetto Libera.

 

“L’intervento sul Palazzo dei Congressi – racconta l’architetto Massimo Alvisi, co-fondatore dello Studio Alvisi Kirimoto – è stato una sfida unica. Fin dall’analisi e dallo studio preliminare dell’edificio è risultato chiaro che Libera avesse già ipotizzato la possibilità di una futura evoluzione del progetto. Quello che abbiamo fatto, infatti, è stato ampliare e migliorare gli elementi già presenti sfruttando le nuove tecnologie disponibili. L’obiettivo dell’intervento è stato costruire un percorso filologico tramite: l’inserimento negli spazi di una serie di dispositivi mobili in grado di gestire i flussi in modo autonomo, separando acusticamente i diversi ambienti e l’installazione di infrastrutture tecniche innovative come le nuove tende oscuranti e il nuovo Ring scenotecnico.”

 

Oltre alla gestione dei flussi dei visitatori, sono state pensate delle integrazioni anche per quanto riguarda la flessibilità dei percorsi di carico e scarico, rendendo possibile, in occasione di eventi distinti, gestire il carico e lo scarico in maniera totalmente autonoma e indipendente.

Le scale esistenti all’interno delle chiostrine, invece, assolveranno il ruolo di connettori in grado di gestire i flussi verticali, di distribuire gli utenti tra piano seminterrato e piano primo e garantiranno l’accesso alla terrazza e al Teatro pensile in maniera autonoma. Queste, oltre ad avere un ruolo distributivo, saranno caratterizzate dalla nuova copertura e dal nuovo involucro pensato come una pelle leggera in rete stirata, con la funzione di lasciare penetrare la luce durante gli eventi notturni ed eludere la vista delle zone tecniche. La flessibilità dello spazio sarà esaltata anche dalla possibilità di fornire un vasto assortimento di layout e soluzioni sceniche per differenti eventi, tra cui nuovi sistemi di appensione e di oscuramento, che sostituiranno gli attuali sistemi manuali con il Ring, un traliccio sospeso a circa 15 m con la funzione di agganciare elementi illuminotecnici e scenici, e con i pannelli oscuranti verticali motorizzati. Soluzioni che attrezzeranno il Palazzo aumentandone la versatilità, senza alternarne la qualità architettonica. 

Anche il primo piano sarà oggetto di interventi che riguarderanno l’inserimento di nuove pareti mobili per poter configurare, per entrambe le ali in maniera speculare, dodici sale autonome, con una corretta divisione acustica. Tra i nuovi interventi è stato previsto, al piano terra, l’installazione di un nuovo bar e l’ampliamento dei servizi igienici. 

Tutti gli interventi saranno mirati all’obiettivo di permettere di ospitare nel “rinnovato” Palazzo dei Congressi più eventi contemporaneamente, offrendo soluzioni e servizi in grado di migliorare attrattività e funzionalità e quindi di ampliare la platea potenziale, senza però alterare l’aspetto, la materia e le caratteristiche architettoniche.  

Gli interventi di recupero e restauro, ragionati con l’obiettivo di mantenere le consistenze e le colorazioni più simili ai materiali presenti, ma allo stesso tempo di distinguerli e identificarli come “nuovo intervento”, riguarderanno invece: la pulitura, la pittura delle facciate e il restauro dei fusi reticolari; l’integrazione di paramenti e pavimenti; il ripristino della continuità visiva delle travi nel Foyer. 

Un elemento distintivo del progetto, espressamente richiesto da EUR Spa, è stato quello di valorizzare i capolavori artistici che custodisce il Palazzo dei Congressi al suo interno: in primis il Fregio decorativo con le pitture opera di Gino Severini con un intervento illuminotecnico dedicato, per essere visibile anche dall’esterno grazie ad un’illuminazione scenica nuova. Saranno anche ripristinate le fontane decorative sul Piazzale Kennedy. 

“Eur Spa con questo ulteriore intervento – conclude l’Amministratore delegato di EUR Spa, Angela Maria Cossellu – prosegue nella propria volontà di promuovere, tutelare e valorizzare il patrimonio storico-architettonico che custodisce. Terminata la fase di valutazione da parte della Soprintendenza, partirà l’esecuzione dei lavori che dovranno permettere la compatibilità con gli eventi già in calendario, tenuto conto che il Palazzo non chiuderà, continuando ad ospitare eventi e anzi preparandosi ad accogliere sempre più persone”.

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