Ex Dogana San Lorenzo: al via studentato di lusso

La lunga attesa per i permessi sembra finita e potrà cominciare la rigenerazione del quartiere degradato dove è morta Desiré

Entro il mese dovrebbe arrivare il permesso a costruire. Così Residenziale immobiliare, la società al 75 per cento di Cassa Depositi e Prestiti immobiliare e al 25 per cento del gruppo privato fiorentino Fingen, potrà perfezionare il passaggio dell’ex Dogana San Lorenzo al gruppo olandese ‘’The Student Hotel’’. Ne parla ‘’Il Foglio’’, che dedica un ampio servizio all’urgenza di far uscire il quartiere San Lorenzo dall’abbandono e dal degrado diffuso nel quale è sprofondato.

Sono infatti passati quattro mesi – ricorda il quotidiano –  da quando a Desirè Mariottini, 16 anni, è ceduto il cuore in una baracca abbandonata da anni nel quartiere San Lorenzo,dopo ore di sevizie da parte di quattro tossicodipendenti. Ma intanto lo spaccio di droga continua ad essere un’attività criminale comune sia nelle piazze che nei palazzi.

L’avvio della ‘’rigenerazione’’ dei 23.000 mq dell’ex Dogana San Lorenzo è finalmente una buona notizia, un segnale del processo di valorizzazione da lungo tempo atteso, unica valida risorsa per risanare il quartiere. Nella grande area, vicina all’Università La Sapienza e alla Stazione Termini, sorgerà un ostello super accessoriato che potrà ospitare fino a 900 persone, fra studenti, professionisti e anche turisti. Il progetto prevede anche servizi come aule di studio, palestra, cucine comuni, ristorante e biblioteca e anche uno spazio verde ad uso pubblico.

’The Student Hotel’’, già presente in Spagna e Francia arriva  in Italia  con iniziative in corso iniziative anche Firenze e Bologna. A Roma per ristrutturare e costruire nell’ex Dogana prevede di investire 90 milioni, di cui 4 milioni da corrispondere al Comune di Roma per oneri di urbanizzazione.

In attesa di ricevere tutti i necessari permessi sono passati circa due anni e non sono mancate le polemiche. Da un lato l’ex assessore all’urbanistica del Campidoglio, Paolo Berdini, secondo il quale se gli oneri di Cassa Depositi e Prestiti sono la bonifica e i permessi, 90 milioni di euro sembrano un po’ pochi. Per non parlare del troppo facile cambio di destinazione d’uso da uffici ad albergo, garantito dal Piano Casa Regionale, che si dimostra così utile per cambiare ogni regola.

Mentre nell’ambiente universitario viene criticatoil prezzo delle stanze probabilmente troppo alto,  che potrebbe sfiorare gli 800 euro ed essere quindi accessibile solo agli studenti di famiglie facoltose. Mentre oggi la tendenza, soprattutto quando c’è di mezzo il pubblico, come la Cassa depositi e Prestiti, sarebbe quella di garantire affitti calmierati. Questo aspetto ‘’solidale’’ non sembra invece previsto nel progetto , che risale ad alcuni anni fa. A meno di recenti aggiornamenti.

 

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