Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha inaugurato nella zona della Romanina, periferia est della Capitale, il Parco della Legalità, un’area verde attrezzata lì dove sorgeva una villa abusiva – confiscata e demolita – del clan Casamonica. L’inaugurazione avviene nei giorni dell’anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Con Zingaretti il presidente dell’Osservatorio regionale per la Sicurezza e la Legalità Giampiero Cioffredi, il Prefetto dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata Saverio Ordine, il procuratore Generale presso la Corte di Appello di Roma Giovanni Salvi e don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione Libera.
La villa era stata sgomberata nel 2013, e immediatamente vandalizzata e per anni è rimasta abbandonata al degrado. A maggio del 2018, però, la Regione Lazio ha chiesto all’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati il passaggio della villa al proprio patrimonio, con l’obiettivo di definire, di concerto con i cittadini – in particolare col comitato di quartiere Campo Romano-Casalotto – un progetto di bonifica e riqualificazione di un’area fruibile da famiglie, giovani e anziani. A novembre scorso – c’era anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, sulla ruspa – la Regione Lazio ha abbattuto la villa di 1.000 metri quadrati e chiesto la sanatoria per la sua dependance di 80 metri quadrati. Dopo l’abbattimento, a novembre, la Giunta regionale ha deciso di costruire un parco pubblico di 2.500 metri quadrati. La struttura, inaugurata oggi, è dotata di campo polivalente da pallavolo/basket, pista di pattinaggio, c’è una tettoia di legno di 100 metri quadrati per eventi e socializzazione, una biblioteca. La custodia del parco è affidata al comitato di quartiere in convenzione con la Regione Lazio.