Arrivano le prime reazioni del mondo della politica in merito alla sconfitta di Roma, e dell’Italia, nella corsa all’assegnazione del prossimo Expo 2030. Il primo a mostrare la propria delusione è il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che molto aveva puntato su questo evento internazionale che avrebbe nuovamente messo Roma al centro del mondo dopo il Giubileo del 2025.
“Avevamo delle lettere di impegno firmate da ambasciatori di Paesi che alla fine non ci hanno votato”, dice in una intervista a “La Repubblica. “Ci siamo spesi al massimo per trovare un accordo. Ma al nostro incontro è seguito a strettissimo giro quello con Riad”.
“È stata una brutta sconfitta”, ammette quindi Gualtieri. Per poi spiegare perché ritiene insostenibili le modalità con cui è maturata: “Riad ha dilagato. Ha espresso una forza economica che ha reso questo Expo del tutto particolare. Siamo amareggiati, naturalmente. Il nostro progetto era molto bello, ma i rapporti di forza economici che sono stati espressi, come avevamo anche denunciato, hanno portato a un voto nettissimo, a una vittoria schiacciante di Riad”.