La neonata “Fondazione Expo Roma 2030” è composta da Unindustria, CNA Roma, Coldiretti Roma, Confcommercio Roma, Federlazio, Ance Roma-ACER e Confesercenti. Una composizione così ampia riflette l’interesse e la condivisione verso l’ importantissimo progetto da parte di tutto il sistema imprenditoriale della città.
Ai microfoni di Radiocolonna.it è intervenuta la Presidente della CNA di Roma, Maria Fermanelli, che ha spiegato la funzione e la finalità della Fondazione. “L’obiettivo della Fondazione – ha detto – è quello di supportare il comitato promotore per Expo 2030 nelle azioni a sostegno della candidatura di Roma, inoltre c’è un valore simbolico perché dimostra la capacità di mettersi insieme ed unire interessi differenti, anche se è vero che siamo tutti rappresentanti di imprese, ma le leve della nostra città sono differenti e non sempre è facile convergere su obiettivi comuni, ma quando quest’ultimo ha un alto valore la motivazione aiuta” – rileva la Presidente della CNA di Roma – “una città vive di tutti gli aspetti, noi siamo cittadini e persone che fanno impresa, e poi ci sono le Istituzioni e Roma vive di queste tre anime: pubblico, privato e cittadini e la Capitale rappresenta questa unione per cui capiamo bene quanto la sfida sia importante”.
Secondo Fermanelli Roma ha tutte le carte in regola, in questo momento più che mai, visto che la candidatura di Odessa è anche una sfida, tenuto conto della situazione attuale in Ucraina. ‘’Roma – ha sottolineato – rappresenta la candidata del mondo occidentale, con tutto ciò che in questo momento potrebbe rappresentare”.
Ai microfoni di Radiocolonna.it è intervenuto poi il Presidente di Unindustria, Angelo Camilli, che ha ricordato come questa iniziativa unisca sette associazioni datoriali del territorio che rappresentano tutte le categorie produttive. “L’obiettivo – ha ribadito – è quello di affiancare l’attività svolta dal comitato promotore per Expo 2030, presieduto dal Presidente Massolo, e che sta predisponendo il dossier di candidatura e che da qui ad un anno dovrà seguire tutto l’iter fino al novembre 2023, che è termine ultimo per giudicare la candidatura. Questa Fondazione, raccogliendo le idee del mondo privato delle imprese ha il compito di affiancare il comitato promotore, e per presiederla è stato scelto Massimo Scaccabarozzi, ex Presidente di Farmindustria, che è una persona di grande esperienza sia associativa che manageriale ed istituzionale, e che insieme al Consiglio di Amministrazione darà un grande impulso alle attività della Fondazione”.
Infine è intervenuto anche Antonio Ciucci, Presidente Ance Roma – Acer che ha ricordato l’importanza della candidatura di Roma ad ospitare l’Expo 2030. “Roma rispetto ad altre candidature – ha rilevato – può spendere innanzitutto la sua millenaria tradizione e storia, e il fatto di essere la capitale di un Paese come l’Italia, e oggi dietro alla candidatura della città c’è il Governo italiano che spinge, e per questo auspichiamo che Draghi rimanga al suo posto, proprio per dare un impulso vincente a tale candidatura. L’impegno per il 2030, e speriamo già per il Giubileo del 2025, è quello di restituire una città più decorosa, pulita ed accessibile ai turisti ed ai romani, e proprio per questo noi agiremo di concerto e a supporto del comitato promotore che è costituito dal Governo, dal Comune di Roma e dalla Camera di Commercio, e pertanto di carattere pubblico, sostenendolo finanziariamente, con idee e contributi da parte del mondo operativo”.