Tra gli interventi previsti se Roma sarà scelta a fine mese per l’Expo 2030 ci sono importanti prolungamenti della Metro A e della linea B, nonché la ripresa di un progetto di una nuova Metro D, che risale al 2006. Nel “ 2 Rapporto alla Città’’ si legge infatti che stanno per essere affidati a Roma Metropolitane la prima fase del progetto di fattibilità tecnica ed economica del prolungamento della Metro A fino a Monte Mario, la revisione dei progetti della linea B tra Rebibbia e Casal Monastero e quello della nuova linea D, che dovrebbe collegare via Ugo Ojetti a Talenti a Piazzale dell’Agricoltura all’Eur.
I finanziamenti per realizzare questi interventi – viene precisato – sono stati inseriti nel dossier della candidatura di Roma EXPO 2030 per un totale di 3,1 miliardi (900 milioni i prolungamenti della A, 600 milioni per i prolungamenti della B, 1,5 miliardi per il tratto fondamentale della linea D). Lo stesso sindaco Roberto Gualtieri nel suo intervento all’Auditorium di giovedi u.s. ha detto che prevede il primo cantiere della Metro D entro il 2030.
‘’La Repubblica’’ ha anche anticipato che per la Metro D sono già ripresi i contatti con la nuova proprietà della società Condotte. Va detto che oggi è Condotte 1880 ad aver ereditato la partecipazione al progetto assegnato al Raggruppamento Temporaneo di impresa, RTI, al 50, con l’Impresa Pizzarotti & C.
Condotte 1880 è la nuova società nella quale Tiberiade Holding, che fa capo a un ramo della famiglia Mainetti, ha trasferito il ‘’core business’’ di Condotte d’Acqua in amministrazione straordinaria, acquisito lo scorso luglio . Ad esso, oltre al progetto della Metro D, fanno parte commesse e concessioni di grandi opere per circa 7 miliardi.
Il ‘’2 Rapporto alla Citta’’ ricorda poi che lo scorso giugno sono stati aperti i cantieri della Stazione di Piazza Venezia e della tratta T2 della Metro C. In particolare il cantiere di piazza Venezia avrà una durata di circa 8-10 anni e consentirà la realizzazione di una stazione unica al mondo, di 8 livelli interrati e 45 m di profondità. ‘’ Una vera e propria opera d’arte da oltre 700 milioni di euro di risorse statali’’. Ha sottolineato Gualtieri. Il progetto prevede che vengano svolti, contemporaneamente, sia i lavori di scavo per la metro, sia quelli archeologici.
Diverse altre cantierizzazioni sono state aperte su tutta la tratta T2. È previsto che gli interventi avanzino parallelamente sull’intera tratta, inserendo le TBM (le talpe meccaniche) dalla Stazione Farnesina.
Viene inoltre confermata l’apertura di nuove stazioni della Metro C. Entro il primo trimestre del 2025 si fermerà a Colosseo ed a Porta Metronia.
Infine si precisa che sono stati ottenuti dal governo altri 2,2 miliardi per la realizzazione delle tratte T2 e T1 della Metro C da Piazza Venezia fino a Farnesina, portando il finanziamento complessivo attualmente a disposizione di Roma Capitale a 3,9 miliardi. I precedenti stanziamenti complessivi ammontavano a 3,1 miliardi di euro per le tratte già aperte e per la T3 di prossima apertura.