Futuro dell’impresa culturale a Roma: il convegno alla Camera di Commercio – VIDEO e FOTOGALLERY

"Roma ha davanti a sé dieci anni speciali, una costellazione astrale che ci obbliga a giocare una partita nel pieno delle nostre responsabilità", ha commentato l'assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor

Il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti.

 

Che ruolo ha l’economia culturale a Roma? A questa domanda ha provato a dare una risposta il convegno che si è tenuto ieri pomeriggio nella sede della Camera di commercio. Ad aprire l’incontro  -“L’impresa culturale e creativa a Roma: Quale futuro?” – nella sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, è stato il presidente Lorenzo Tagliavanti. “La cultura è economia: a Roma è una delle attività economiche più brillanti e che in questo ultimo periodo sta crescendo. Non si può pensare a Roma senza associarla alla cultura”, ha dichiarato Tagliavanti.

Secondo il rapporto “Io sono cultura 2022” della Fondazione Symbola e Unioncamere, il settore produttivo culturale e creativo a Roma “genera 12,3 miliardi di euro, e contribuisce all’8,5 per cento al Pil di Roma, e all’interno della classifica nazionale siamo una delle città che hanno il maggior contributo in termini di ricchezza nel settore culturale, contribuendo al 13,9 per cento del Pil nazionale. Ma la cultura pesa anche in termini di occupati e di attrazione di giovani, con 166 mila persone occupate nel settore”, ha concluso Tagliavanti.

Diversi relatori si sono alternati nelle tavole rotonde, tra esponenti degli enti culturali della città e delle associazioni di categoria. Tra questi anche Luigi Abete Presidente Aicc – Associazione imprese culturali e creative Confindustria. Sono interventi anche gli esponenti delle istituzioni regionali e comunali. In particolare, l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Renata Baldassarre, ha sottolineato che “intorno alla cultura ruotano 90 miliardi di euro, quasi il 6 per cento del Pil e un milione e mezzo di addetti. Quindi la cultura non è mai un costo ma è un investimento, produce ricchezza e lavoro. Bisogna quindi – ha aggiunto Baldassarre – valorizzare tutti questi beni che abbiamo a partire da Roma ma arrivando a tutto il Lazio, perché nessuno deve restare indietro. La cultura e turismo, inoltre, vanno di pari passo. Il turista non si deve fermare a Roma, deve arrivare nel Lazio”, ha concluso l’assessore.

La cultura sarà importante anche per i prossimi appuntamenti che dovrà affrontare la capitale: “Roma ha davanti a sé dieci anni speciali, una costellazione astrale che ci obbliga a giocare una partita nel pieno delle nostre responsabilità”, ha commentato l’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor.

“Il Giubileo – ha aggiunto – è una sicurezza, si calcolano 35 milioni tra pellegrini e turisti che attraverseranno la nostra città. Expo è una grande speranza, ci stiamo lavorando”, ha concluso Gotor. Il convegno è stata anche l’occasione per presentare un libro dal titolo “L’impresa culturale e creativa. Legislazione e management pre e post Covid”, scritto da Valerio Toniolo, membro del consiglio della Camera di commercio di Roma. “Nel libro – ha spiegato Toniolo – abbiamo cercato di mettere insieme tutto il mondo dell’impresa culturale e creativa a Roma, in una riflessione che riguarda la legislazione e il management del cinema il teatro e delle grandi strutture culturali della città. E grazie alla Camera di commercio stiamo cercando di avviare una riflessione per capire dopo il post Covid quali sono le reali prospettive legislative e quali le evoluzioni dei vari modelli gestionali”, ha concluso.

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