La sostenibilità della finanza pubblica è “particolarmente importante per l’Italia, che ha accumulato un debito pubblico imponente“. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri nel suo intervento alla Giornata mondiale del risparmio, incentrato sul legame fra risparmio e sostenibilità e sulle varie declinazioni di questa.
“Concordiamo con Mario Draghi – ha aggiunto – l’unica via per uscire da una situazione di bassi tassi interessi ‘naturali’ è utilizzare maggiormente la leva della politica fiscale, a livello europeo innanzitutto, con l’impegno in primo luogo dei Paesi che hanno maggior spazio fiscale”.
L’Italia e la Commissione europea “sostengono un green new deal per orientare oltre 1.000 miliardi di investimenti nella sostenibilità ambientale”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri nel suo intervento alla Giornata mondiale del risparmio.
“Le istituzioni – dice in un messaggio per l’occasione Sergio Mattarella – sono chiamate ad assicurare la fiducia nel sistema e ad applicare per prime il criterio della sostenibilità nelle politiche pubbliche“. Il “governo della moneta comune da parte della Banca Centrale europea esercitato in questi anni con competenza e determinazione, è un esempio dei risultati ottenuti in proposito”.
“Un futuro sostenibile – dice il capo dello Stato – si basa su un’avveduta gestione e tutela del risparmio, sancita nella nostra Costituzione”. Mattarella rileva come “i profondi cambiamenti intervenuti nella gestione del risparmio, mentre rendono ancora più preziose le iniziative di educazione finanziaria, accrescono contemporaneamente le responsabilità degli operatori finanziari”
“Il percorso verso un sviluppo sostenibile “ci coinvolge tutti. Governi, imprese, università, Terzo settore, singoli cittadini, tutti sono chiamati, nei rispettivi campi e con l’operatività che gli appartiene, a fare la propria parte“. Lo ha detto il presidente dell’Acri, Francesco Profumo, nel suo discorso alla 95ma edizione della Giornata del Risparmio aggiungendo che in quest’ottica si possono immaginare “inediti partenariati pubblico-privato, capaci di coniugare ambiente e sociale, che siano capaci di sradicare una narrazione eccessivamente conflittuale e catastrofista, che spesso va per la maggiore”.
Perché in questa sfida, “non ci saranno vincitori e vinti. Al contrario, dovremmo riuscire – in Italia e in Europa – a individuare soluzioni condivise e inclusive, in grado di valorizzare il contributo di tutti, in un percorso collettivo volto a immaginare e realizzare un futuro che sia, davvero, per tutti”. L’Europa, ha concluso Profumo, “può, su questo terreno, giocare il ruolo di leader, perché è ormai matura per questa rivoluzione gentile”.