Giornata Memoria: Gualtieri, “preoccupato per dibattito in Germania, torna revisionismo”

"Uno dei partiti emergenti, Afd, teorizza che la Germania ha esagerato nel mettere in modo costitutivo del suo stato democratico la sua costante elaborazione della memoria e l'ammissione di colpa"

“Sono molto preoccupato quando leggo questo dibattito pubblico in Germania. Vedere riaffiorare il revisionismo nel discorso politico tedesco è molto inquietante”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel corso di un incontro con gli studenti in occasione del Viaggio della Memoria ieri a Cracovia.

“Come sapete, uno dei partiti emergenti in Germania, Afd – ha spiegato – teorizza che la Germania ha esagerato nel mettere in modo costitutivo del suo stato democratico la sua costante elaborazione della memoria e l’ammissione di colpa. In tutte le cerimonie che noi facciamo a Roma in ricordo di momenti tragici sulla Shoah c’è sempre l’ambasciatore tedesco, e il suo intervento è sempre ammirevole. Non hanno voluto scorciatoie, di questa cosa se ne occupano, e a chi dice ‘scordiamoci il passato’ dicono no, che è andata così, siamo stati noi. È molto bello. Adesso questo partito dice basta, e questo è preoccupante – ha sottolineato Gualtieri -. Siamo in un momento allarmante di passaggio, come se uno dei fondamenti dell’ordine post, che ha concorso a rendere il mondo migliore e l’Europa un luogo di pace benessere prosperità bellico venisse messo in discussione, come se fosse colpa di questi aspetti se oggi ci sono problemi. La grandezza di chi ha edificato l’Europa è stata anche di rimuovere le cause. Se tutto questo viene messo in discussione e prevale la cultura della guerra, e dall’altra parte si dice di non parlare più del passato, non è un caso. Per questo solo contrastando quella tendenza a rimuovere il passato si può fare in modo che sia una luce per non ripercorrere soluzioni sbagliate e illusorie che portano a escalation sempre maggiori. L’idea che si possa sopraffare e annientare chi è diverso da noi va eliminato dal vocabolario politico”, ha concluso il sindaco.

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