Giubileo 2025, il punto. Che fine ha fatto il porto di Fiumicino?

Secondo l'ultimo Dpcm nella cittadina è prevista una struttura turistico-crocieristico. Ma ancora non c'è nemmeno la Valutazione d'impatto ambientale

Il nuovo porto di Fiumicino
Il nuovo porto di Fiumicino

Ad oggi sembra quasi impossibile che a Fiumicino nasca un nuovo porto turistico-crocieristico per il Giubileo del 2025, come invece previsto dall’ultimo Dpcm di questo giugno. Siamo ancora alla fase di Via, Valutazione di impatto ambientale, e dunque non è ben chiaro perché quell’opera sia stata inserita tra quelle previste per l’Anno Santo. Tra deduzioni e contro deduzioni siamo arrivati a cinque mesi dall’Anno Santo senza che dei cantieri si sappia qualcosa.

Per il Dpm circa 320 milioni nel 2023 e 2024

Secondo il cronoprogramma del Dpcm dell’11 giugno infatti nel quarto trimestre del 2024 dovrebbe avvenire il collaudo di quella parte delle opere indispensabili per l’attracco delle grandi navi da crociera. Inoltre su un totale di oltre 439 milioni di euro, circa 320 avrebbero dovuto esser ripartiti tra 2023 e 2024; ma visto che in sostanza finora nulla è stato realizzato, il progetto sembra a un punto morto.

Turisti e pellegrini da Fiumicino verso Roma

A leggere la scheda sul sito del governo si capisce che “il Royal Caribbean Group, secondo gruppo crocieristico a livello mondiale, con base a Miami, ha identificato nel Porto della Concordia di Fiumicino – Isola Sacra l’opportunità di introdurre una funzione crocieristica nell’ambito dell’esistente Concessione novantennale come variante al progetto già approvato, mantenendo prevalente la funzione di Yacht Marina”. Ne consegue che “il Gruppo Royal Caribbean, ha quindi costituito la Fiumicino Waterfront S.r.l., una società di diritto italiano ad hoc partecipata al 100% da RCG, che sotto il profilo giuridico rappresenta il soggetto esecutore che, acquisita la concessione demaniale, realizzerà il Porto turistico di Fiumicino – Isola Sacra”. Insomma, l’obiettivo è portare più facilmente a Roma rispetto a Civitavecchia i turisti che sbarcano con le grandi navi da crociera, anche se è presumibile che pochissimi pellegrini viaggeranno su questi transatlantici.

Un progetto non facile quello del porto

Le perplessità su questo progetto sono tante, oltre al fatto che non potrà essere realizzato per l’Anno Santo. Sono da dragare i fondali, troppo bassi per navi di quella grandezza; c’è da rispettare il paesaggio, preservando i trabucchi e il faro, come chiesto dal Mibact; ci sono presistenze archeologiche, che andrebbero tutelate.

Serve una struttura di questo tipo?

“Il tema della mobilità non è stato risolto. Una volta arrivati a Fiumicino, i turisti come arriveranno in città? Ad oggi non è previsto un collegamento su ferro  – ci dice Anna Maria Bianchi dell’associazond Carte in regola –  E’ anomalo che grazie una variante da un porto turistico si possa poi arrivare prevedere un porto crocieristico”.

Perché il porto di Fiumicino è ancora nel Dpcm Giubileo?

“Fiumicino Waterfront dice che farà il tendering, ovvero scaricarà i turisti al largo per poi portarli a riva con piccole navi. Ma questo è un meccanismo che viene applicato nelle aree protette – afferma David Di Bianco dell’organizzazione Tavoli del Porto  – Un porto croceristico è un’opera complessa, ci  sono problemi di sicurezza considerato che la zona è interessata da varie condotte in mare. Perché viene mantenuto nel dpcm? Per avvalersi eventualmente dei poteri dati dal commissariamento?”. Va considerato che quell’area è molto congestionata, solo a Isola Sacra ci sono 35 mila residenti. Dunque, il porto, in teoria previsto per il Giubileo 2025, se nascerà sarà in una delle zone più antropizzate del Lazio.

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