Rischia si slittare la riqualificazione di piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini di Roma, se entro il 27 aprile non si aprirà la Conferenza dei servizi che dovrà terminare entro l’11 giugno. A lanciare l’allarme su un possibile ritardo dei cantieri sono stati i tecnici di Ferrovie dello Stato.
Sul progetto sono state rilevate criticità da parte dei dipartimenti capitolini, in particolare per quanto riguarda l’area di stazionamento dei bus di linea e le zone di sosta dei taxi. Apportare delle modifiche a questo punto, però, rischia di far slittare l’apertura della conferenza dei servizi e che la prima parte dei cantieri non sia ultimata entro il dicembre del 2024. L’intero progetto sarò infatti concluso dopo il Giubileo, entro il 2026, come ha confermato ieri Giovanni Zannola del Pd durante la commissione capitolina Mobilità.
Il progetto di riqualificazione della piazza, finanziato con 18 milioni di euro di fondi giubilari, prevede una prima fase (le cosiddette opere indifferibili) che va conclusa entro la fine del 2024 e una seconda fase (le cosiddette opere differibili) che va portata a termine entro il 2026. Il progetto inizialmente contemplava soltanto la riqualificazione della piazza e la viabilità strettamente contigua (via Giolitti, via Marsala e viale De Nicola), ma recentemente è stato ampliato e sono stati inclusi interventi che abbracciano tutto il quadrante fino a piazza della Repubblica e via delle Terme di Diocleziano. Tuttavia nonostante le modifiche già apportate, permangono ancora criticità.
Secondo i tecnici di Atac intervenuti in commissione si ridurrebbero di troppo gli spazi destinati alla sosta dei bus di linea, anche perché gli stalli attualmente presenti davanti alla stazione Termini servono tutto il quadrante e non c’è ancora certezza che l’alternativa di viale De Nicola possa colmare la mancanza. Discorso simile per i taxi che dovrebbero essere distribuiti anche sulle limitrofe via Marsala e via Giolitti, riducendo però il numero degli stalli davanti alla stazione e questo, secondo i rappresentati della categoria, potrebbe causare disservizi. Infine, per i rappresentanti dei Noleggiatori con conducenti, non sono stati previsti spazi di carico e scarico passeggeri in prossimità dello scalo ferroviario.
“Il 6 aprile abbiamo appreso che sussistono ancora criticità sia per le postazioni bus che per i moli dei taxi, criticità che ancora non conosciamo e su cui non abbiamo avuto riscontro”, ha spiegato il responsabile di Area Centro di Ferrovie dello Stato, Nicola Madonna. “Nella riunione del 6 aprile scorso abbiamo fatto presente che siamo pronti ad aprire la conferenza dei servizi. Va aperta entro 60 giorni dal 24 febbraio, e quindi entro il 27 aprile, e durerà fino all’11 giugno circa. È necessario rispettare questa tempistica perché soltanto in questo modo riusciamo a traguardare l’obiettivo condiviso dell’otto dicembre 2024”, ha sottolineato.
Infatti, nella programmazione per la gestione dei fondi, “è stata individuata una prima data, a dicembre 2024, entro cui dovrà essere pronta la prima fase dei lavori della piazza, le cosiddette opere indifferibili, le altre opere, quelle differibili, possono partire successivamente e guardano al 2026”, ha chiarito Madonna. “Se ci fossero ulteriori lungaggini e slittamenti, siamo su un percorso critico per la realizzazione delle opere”, ha concluso. Il presidente Zannola, tuttavia, ha rassicurato: “L’interesse dell’amministrazione è aprire il cantiere, questa seduta serve propri a valutare se ci sono criticità: da quanto ascoltato, però, immagino siano superabili entro la data indicata. E credo che questo sia auspicabile soprattutto tenendo conto della condizione attuale della piazza”.