Le imprese sono state escluse dalla firma del protocollo di legalità, sottoscritto nella sede della Prefettura di Roma, per la realizzazione degli interventi nella città di Roma per il Giubileo 2025. Lo dichiara in una nota il presidente Ance Roma – Acer, Antonio Ciucci. A sottoscriverlo il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, il sindaco e Commissario straordinario, Roberto Gualtieri, Marco Sangiorgio, amministratore delegato della società “Giubileo 2025”. Con loro il capo dell’ispettorato territoriale del lavoro di Roma, la dottoressa Carmina Mancino, e i segretari generali delle organizzazioni sindacali territoriali di Fillea Cgil, Benedetto Truppa, di Filca Cisl, Nicola Capobianco e di Feneal Uil, Giovanni Calcagno. “Sorprende, tuttavia, il mancato coinvolgimento di un’altra parte, direttamente interessata e altrettanto importante: quella datoriale, non chiamata a partecipare all’iniziativa”, sottolinea il presidente dei costruttori romani. “Trasparenza e legalità sono valori comuni e non appannaggio di alcuni. Si tratta, infatti, di princìpi cardine per le imprese edili che in questa sede sono state però escluse”.
Il protocollo “è uno strumento importante di prevenzione, controllo e contrasto a ogni forma di infiltrazione mafiosa e di irregolarità – prosegue il presidente dei costruttori romani – e noi, come sistema Ance e tessuto imprenditoriale siamo in prima fila per sostenere sicurezza e regolarità nei cantieri. Chi ritiene di realizzare le opere previste per il 2025 e per il Pnrr senza il contributo di chi fa impresa, sottovaluta la portata delle sfide che ci attendono. Non solo in vista del Giubileo. Ricordiamo, inoltre – aggiunge Ciucci – che il 3 agosto scorso, sempre in Prefettura, firmammo già un protocollo di analogo contenuto, insieme ad altre associazioni datoriali. Protocollo a cui, purtroppo, non è ancora stata data piena attuazione. Auspichiamo, quindi, che si possano coinvolgere fattivamente le associazioni datoriali, almeno riguardo gli aspetti operativi previsti nel protocollo e che esso possa essere esteso anche agli altri settori coinvolti dagli investimenti giubilari”, conclude Ciucci.