dove era stato capo di gabinetto con Salvini. Da oggi nella Capitale lo sostituirà il vice prefetto vicario Raffaela Moscarella.
Nato a Napoli il 20 aprile 1963, Matteo Piantedosi e’ sposato e ha due figlie. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, nell’aprile 1989 entra nell’amministrazione civile dell’Interno, assegnato alla prefettura di Bologna dove svolge diversi incarichi prima di diventare capo di gabinetto. Nel febbraio 2007 viene nominato viceprefetto vicario, due anni piu’ tardi e’ chiamato al Viminale a dirigere l’Ufficio relazioni parlamentari.
Nel 2011 gli viene affidato l’incarico di capo gabinetto del capo Dipartimento per le politiche del personale, il 3 agosto dello stesso anno e’ nominato prefetto e destinato a Lodi. Dal gennaio 2012 diventa vice capo di gabinetto del ministro dell’Interno e, dal giugno 2012, vice capo di gabinetto vicario.
Il Consiglio dei ministri, il 16 novembre 2012, lo nomina vice direttore generale della pubblica sicurezza per l’attivita’ di coordinamento e pianificazione delle forze di polizia. Dall’aprile 2014 fino al maggio 2017 e’ autorita’ di gestione del Programma operativo nazionale “Sicurezza per lo sviluppo-Obiettivo convergenza 2007/2013”, del Programma operativo nazionale “Legalita’ 2014/2020” e del Programma operativo complementare per la programmazione 2014/2020 nonche’ autorita’ responsabile del “Fondo europeo per le frontiere esterne 2007/2013” e del “Fondo sicurezza interna 2014/2020”.
Dal 15 maggio 2017 al 10 giugno 2018 ricopre l’incarico di prefetto di Bologna. L’11 giugno 2018 diventa capo di gabinetto del ministro dell’Interno. Dal 17 agosto 2020 e’ prefetto di Roma.
Da oggi lo sostituira’ il vice prefetto vicario Raffaela Moscarella. La reggente restera’ in carica fino a quando, lo stesso Piantedosi, da neo ministro non nominera’ un suo sostituto a Palazzo Valentini. La scelta da fare per individuare il prefetto della Capitale, e’ tra una stretta rosa di nomi che, i ben informati, limitano a non piu’ di cinque. Il neo ministro dell’interno, inoltre, si trovera’ sulla scrivania le relazioni che lui stesso ha redatto sui comuni di Anzio e Nettuno commissariati per mafia.