Presentato dal Comune un ricorso al Tar contro lo smaltimento a Viterbo dei rifiuti di Roma. Il sindaco Arena lo aveva annunciato all’indomani dell’ordinanza del 5 luglio con cui il presidente della Regione Zingaretti, aveva autorizzato il trasferimento nella città dei papi dei rifiuti della capitale
Grana di fine estate per Ama. Al ritorno dalla pausa estiva, la municipalizzata dei rifiuti si è vista recapitare un ricorso dal Comune di Viterbo. La ragione? Semplice e forse anche immaginabile, i rifiuti dei romani. E’ stato presentato dal Comune un ricorso al Tar contro lo smaltimento a Viterbo dei rifiuti di Roma. Il sindaco Arena lo aveva annunciato all’indomani dell’ordinanza del 5 luglio con cui il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, aveva autorizzato il trasferimento nella città dei papi dei rifiuti della capitale, ormai perennemente in affanno.
“Nonostante un po’ di titubanza, ho deciso di non attendere ottobre, mese in cui dovrebbe finire l’emergenza, consapevole che in Italia certi provvedimenti temporanei tendono a diventare definitivi. Ho quindi ragione di credere che il prossimo mese si andrà a una proroga dell’ordinanza”, spiega il primo cittadino, il quale, anche in veste di assessore ai rifiuti (la delega dovrebbe essere assegnata dopo Santa Rosa a uno dei due tra i consiglieri Marini e Muroni), ribadisce la linea della fermezza: Viterbo, che già accoglie da anni il pattume di Rieti, non può trasformarsi nella discarica di Roma.
Le ragioni del sindaco Arena, scrive il Corriere di Viterbo, sono più che fondate, stando almeno alle notizie che filtrano da Roma, dove Zingaretti, alla luce dell’accordo di governo con il M5S, sarebbe intenzionato a lanciare una ciambella di salvataggio alla sindaca pentastellata Virginia Raggi, prorogando lo stato di emergenze, fino a gennaio 2020 e quindi lo smaltimento dei rifiuti romani nelle altre province dell’impero.