Il Campidoglio gestirà le aziende agricole della tenute Castel di Guido e del Cavaliere

L'accordo con la Regione Lazio prevede una concessione di sei anni (tacitamente rinnovabile), della gestione delle due aziende "con un canone ricognitorio fissato in 22.905 euro annui

Piazza del Campidoglio

Il Campidoglio ha acquisito la gestione di lungo periodo delle aziende agricole della tenute Castel di Guido e del Cavaliere, dopo l’approvazione da parte della giunta capitolina della delibera con la quale si concludono le procedure avviate con la Regione Lazio. A darne notizia è l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi.

“La vocazione agricola di Roma è il risultato della tradizione millenaria, della successione di generazioni di agricoltori che hanno coltivato le terre dell’agro romano, fino a ingenerare un rapporto di stretta interdipendenza territoriale con la città. Dopo anni di trascuratezza l’amministrazione capitolina ha rimesso nella propria agenda lo sviluppo agricolo di Roma”, ha detto Alfonsi

Roma Capitale ha acquisito la gestione diretta delle due aziende – spiega una nota – con l’originaria legge n.833 del 23/12/1978, la cui effettività è venuta meno per successivi atti legislativi. La gestione si è quindi prolungata fino a oggi senza un regolare titolo pluriennale, ma in virtù di rinnovi annuali da parte della Regione Lazio, proprietaria dei terreni, degli immobili e delle altre infrastrutture dell’azienda agricola della Tenuta di Castel di Guido e comproprietaria, insieme alle Asl territorialmente competenti, dell’azienda agricola della Tenuta del Cavaliere.

L’impegno dell’amministrazione capitolina – contenuto nelle Linee programmatiche del sindaco Gualtieri, che individuavano il rilancio della produzione agricola di Roma quale uno degli asset prioritari, e rinnovato nella Conferenza agricola cittadina tenutasi il 24 ottobre scorso – si è concretizzata, spiega Alfonsi, con l’approvazione della memoria di giunta capitolina n.63 del 10/11/2022 con cui si dava mandato agli uffici di aprire l’istruttoria necessaria ad ottenere il regolare titolo di possesso. A questa è seguito l’invio di una lettera il 23/11/22 da parte del direttore del dipartimento Tutela Ambiente alla Regione Lazio la cui risposta del 12/1/23 ha portato all’approvazione della Delibera di Giunta Capitolina del 26/1/23 e al successivo passaggio in Giunta Regionale che, con l’approvazione della delibera n. 49 del 7/2/23, ha concluso l’iter.

L’accordo con la Regione Lazio prevede una concessione di sei anni (tacitamente rinnovabile), della gestione delle due aziende “con un canone ricognitorio fissato in 22.905 euro annui quantificati sulla base della delibera della Giunta regionale del 22/9/2020. La concessione era subordinata alla regolarizzazione dei mancati pregressi pagamenti degli ultimi 10 anni quantificati in 229.050 euro, da corrispondere in due rate di 123.150 euro nel 2023 e 105.900 euro nel 2024”, si legge in una nota.

 

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