“Le buche non fermano gli investitori istituzionali italiani ed esteri”, che investono a Roma oltre 2 miliardi di euro nel 2019, il 19% del totale nazionale, e nel 2020 saliranno a quasi 3 miliardi, il 23% del totale. E’ quanto stima il Rapporto sul mercato Immobiliare di Roma e del Lazio di Scenari immobiliari e Casa.it. Negli ultimi dieci anni sono stati investiti a Roma, soprattutto in alberghi, commercio e uffici circa 10 miliardi di euro, contro i 25 miliardi di Milano. E il Lazio nel 2019 si conferma il secondo mercato della casa, dopo la Lombardia, con 72.500 compravendite (+11% dal 2018) e prezzi in aumento di quasi 1%. Le prospettive della capitale sarebbero buone e la crescita e’ attesa consolidarsi, sulla spinta delle locazioni brevi. “Questa e’ la citta’ su cui puntare per i prossimi 5 anni”, afferma il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia, che descrive un mercato con “una vivacita’ senza gru”. “Non e’ il tempo dei grandi cantieri, ma tutto il resto e’ in movimento”, spiega.
“La Capitale si trova nella situazione di Milano nel 2015, – continua Breglia – il mercato sta uscendo da un lungo periodo di crisi e l’economia cittadina e’ in ripresa. Sicuramente ci sono le note difficolta’ della citta’, dalle buche alla pulizia, ma si tratta di problemi risolvibili da una normale amministrazione”. “Nella capitale la domanda delle famiglie, registrata attraverso le richieste che provengono sul nostro portale, – osserva l’amministratore delegato del Gruppo Casa.it, Luca Rossetto – a Ottobre 2019 e’ aumentata del 29% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e registriamo anche +44% di visualizzazioni per annuncio”. Per il 2019 il rapporto stima 39.000 compravendite a Roma, in aumento del 10% circa rispetto allo scorso anno. I prezzi risultano in crescita dello 0,7% in media, con balzi superiori al 5% nei quartieri Testaccio, Farnesina, Aventino, Piramide, Sant’Eustachio e Libia. Il prezzo medio di una casa e’ 340 mila euro e il fatturato complessivo del mercato potrebbe chiudere il 2019 a 13,2 miliardi di euro (+7,7%).