Poteri speciali per Roma Capitale, non c’è più tempo da perdere.
Lo chiedono le categorie produttive e lo chiedono gli amministratori locali, a partire dalla sindaca di Roma Virginia Raggi che oggi ha incontrato a Montecitorio il capo politico del M5s Luigi Di Maio.
Oggetto del faccia a faccia: fare punto su come dotare il Campidoglio di strumenti più adeguati per una metropoli del futuro. I due si sono dati appuntamento a presto, e del resto il tema è entrato ufficialmente nell’agenda del governo, come ha confermato alla Camera giorni fa il premier Giuseppe Conte.
Ma a chiederlo sono anche i corpi intermedi e il mondo dell’impresa, perché “il futuro della Capitale è il futuro del Paese“, per usare le parole del presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti.
Stamattina, in occasione della presentazione della ricerca ‘Roma 2030 – Scenari di sviluppo del prossimo decennio’, ha aperto le porte del Tempio di Adriano al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Una presenza non solo notevole dal punto di vista ‘storico’ (“è la prima volta che un presidente varca la soglia di una Camera di Commercio” è stato ricordato) ma nella quale le categorie hanno voluto cogliere un segnale di indirizzo politico: “La presenza di Mattarella – ha commentato il leader di Unindustria Filippo Tortoriello – ha sottolineato infatti la necessità e l’urgenza che Roma ottenga risorse e poteri necessari per una Capitale”. Magari nella forma della ‘Regione metropolitana’, ha suggerito il presidente della Camera di Commercio, che ha rivendicato tutto il peso della Capitale: “Più di 500 mila imprese – ha aggiunto Tagliavanti – il fulcro produttivo dell’Italia accanto a Milano“.
Chiaro il messaggio, che proietta il ‘caso-Roma’ in una dimensione collettiva: “Lo stato di salute di Roma coincide con quella dell’intera nazione“. Stato che al momento, stando alla relazione introduttiva alla ricerca commissionata dalla Cciaa allo Studio De Masi, ha tanto da migliorare“.
Manca una cultura visionaria – ha detto il sociologo Giuseppe De Rita – C’è una quotidianità mediocre” e i sindaci sono “sempre meno significativi: è difficile che arrivi un nuovo Nathan da una realtà di mediocrità quotidiana: può nascere solo dalla qualità quotidiana”.
Raggi, in platea, ascolta: “Fondamentale la presenza di Mattarella – ha commentato lasciando il Tempio di Adriano – Siamo tutti pronti a fare squadra per avere una Capitale con uno status speciale affinché possa finalmente ripartire”.
Poi l’incontro con Di Maio: sindaca e ministro, dopo aver ricordato la vicenda del concordato Atac e le sue ricadute in termini di salvataggio occupazionale (l’inquilino della Farnesina allora era al Mise) hanno fatto il punto sui poteri speciali, sui quali serve accelerare per arrivare presto a una parlamentarizzazione dell’iter.
Da qui l’incontro con il capo politico del Movimento. Che non sarà certo l’ultimo.