L’economia italiana nel quarto trimestre 2018 ha registrato una contrazione dello 0,2%. Lo comunica l’Istat in base ai dati provvisori. Si tratta del secondo trimestre consecutivo di calo dopo il -0,1% del periodo luglio-settembre. L’Italia è così entrata in recessione tecnica.
E’ negativa l’eredità che il 2018 lascia sull’economia del 2019, con una crescita acquisita pari a -0,2%. Nel 2018 il Pil ha registrato un aumento dell’1% in base ai dati trimestrali grezzi.
Ieri il premier Conte aveva anticipato i dati Istat i dati sulla stima preliminare del Pil. “Mi aspetto un’ulteriore contrazione”, aveva detto. Fonti del Governo attribuiscono la recessione tecnica a “fallimenti del passato”. Parole “infami e ignoranti” le definisce Padoan.
Sempre l’Istat fornisce oggi la stima provvisoria dei dati su occupati e disoccupati di dicembre 2018. Secondo i dati parziali a dicembre scorso l’occupazione è cresciuta dello 0,9% rispetto a dicembre del 2017, pari a 202 mila unità in più.
Sono aumentati i lavoratori a termine (+257 mila) e gli indipendenti (+34 mila), diminuiti i dipendenti permanenti (-88 mila). Il tasso di occupazione si è attestato al 58,8% in lieve aumento di 0,1 punti percentuali. È il livello più alto da prima della crisi (da aprile 2008), quando era al 58,9%. Intanto, il tasso di disoccupazione scende al 10,3% (-0,2 punti), mentre quella giovanile è pari al 31,9% (+0,1%).