Il dossier è circondato da riserbo e cautela, vista la posta in gioco. E della questione si è discusso anche al G7 di Hiroshima
Conto alla rovescia. Tra mercoledì e giovedì si chiuderà l’accordo delle nozze tra Ita Airways e Lufthansa. Una tappa che segna la fine di un lavoro certosino di cucitura di tutte le trame dell’intesa, che ha visto una fitta collaborazione tra il Mef, attualmente proprietario del 100% dell’azienda, e la governance della compagnia, il presidente Antonino Turicchi e il ceo Fabio Lazzerini.
Sono questi ultimi che hanno facilitato la trattativa grazie a un costante miglioramento delle performance economiche aziendali. E questa è l’altra notizia, che ai più è passata inosservata: i veri numeri di Ita. Tanto per iniziare, i ricavi passeggeri del primo trimestre 2023 sono stati di 345 mln di euro, superiori al budget addirittura dell’1,5% (+5mln). Così come è superiore al budget, ma del 14%, la redditività dell’azienda (indice Ebitda del primo trimestre 2023).
Il dossier è circondato da riserbo e cautela, vista la posta in gioco: la terza compagnia mondiale avvierebbe il percorso di privatizzazione del vettore di bandiera italiano. Della questione si è discusso anche al G7 di Hiroshima, nel corso dell’incontro tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Fonti italiane specificano che si è trattato di un confronto su temi industriali, sulle sinergie che si possono aprire tra i due maggiori Paesi industrializzati d’Europa. Il prezzo, viene riferito da più fonti, dovrebbe essere stato ormai fissato in un range tra 250 e 300 milioni di euro, la discussione finale riguarderebbe soprattutto dei particolari gestionali legati alla fase successiva all’acquisto.