Ita, imprese tedesche e italiane tifano per le nozze

Nell'attesa che lo stallo sblocchi, gli imprenditori tedeschi e italiani provano a fare massa critica, compattandosi

Il dossier Ita-Lufthansa si incaglia? Forse, o forse no. Di sicuro non avanza come dovrebbe. È di queste ore la notizia, riportata dal Il Sole 24 Ore, che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha chiesto un incontro con il commissario Ue Didier Reynders, per chiarire quali siano i passaggi del dossier che potrebbero arenarsi nelle rigide procedure di controllo della Commissione europea di fronte a queste operazioni.

Di fatto, l’accordo non è stato ancora notificato a Bruxelles per ottenere l’approvazione definitiva che sembra essere molto condizionata dal fattore-chiave degli slot a Milano Linate, Roma Fiumicino, Francoforte e Monaco di Baviera, dove la concentrazione di strategiche fasce orarie per i decolli detenuta da Lufthansa e da Ita ha già messo in allerta le principali compagnie aeree low-cost che faranno pressing, soprattutto attraverso i ricorsi legali, per evitare l’ok della Commissione Ue. E poi c’è la Francia a fare la guastafeste, visto che Air France non sembra gradire la nascita del nuovo polo dei cieli, sentendosi in qualche modo minacciata. Senza mai dimenticare la questione legale.

Non sono poche le sentenze dei tribunali che fino ad oggi hanno sancito la necessità e l’opportunità di assumere parte dei lavoratori ex Alitalia in Ita. Proprio il contrario di quello che chiede l’Europa, ovvero quella discontinuità industriale e lavorativa tra la defunta compagnia e quella nuova. E i tedeschi, si sa, sono allergici alle magagne legali. Nell’attesa di capirci qualcosa, gli imprenditori tedeschi e italiani provano a fare massa critica, compattandosi.

I presidenti di Confindustria Carlo Bonomi e della Bdi, Siegfried Russwurm esprimono il sostegno degli industriali italiani e tedeschi al rafforzamento della compagine azionaria di Ita Airways per implementare gli investimenti. “Da sempre l’industria guarda positivamente alla privatizzazione di Ita Airways, quindi non possiamo che affermare che l’operazione da parte di Lufthansa vada nella giusta direzione, rappresentando un passo fondamentale verso il rafforzamento dell’industria aerea italiana. È essenziale che questa transizione sia gestita con determinazione e lungimiranza per garantire che la nuova compagnia mantenga e accresca il suo valore sul territorio italiano, a beneficio dei cittadini e di tutta la comunità imprenditoriale”, ha detto Bonomi.

“L’imminente consolidamento del trasporto aereo europeo deve rafforzare l’industria nella concorrenza internazionale, ridurre l’influenza dello Stato e garantire la resilienza dell’UE in questo campo. La domanda dinamica del settore e le sfide strutturali richiedono aziende ben finanziate e di successo in grado di gestire i principali investimenti nella protezione del clima. Con un’offerta migliore e più rispettosa del clima, i consumatori europei ne trarranno beneficio”, ha invece dichiarato Russwurm.

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