Sul filo di lana, anzi dell’Europa. La partita Ita-Lufthansa è ancora tutta da giocare, se non altro perché manca il disco verde dell’Ue. Cosa che ha fatto irritare, non poco, il premier Giorgia Meloni. Trattandosi di un’operazione con conseguenze sulla concorrenza, per diventare operativo l’accordo richiede infatti l’ok dell’Unione europea. Ad occuparsi degli aspetti tecnici è la Direzione generale della Concorrenza Ue che riceve la notifica dalle parti interessate
A prescindere dal commissario che ha in mano il dossier, la procedura per il via libera di Bruxelles rimane la stessa. Lufthansa e Ita Airways sono impegnate al momento nella fase di pre-notifica che ha lo scopo di risolvere le principali criticità prima dell’invio ufficiale. L’attuale commissaria alla Concorrenza Ue, Margrethe Vestager è però in corsa per la presidenza della Banca europea degli investimenti (Bei), che nella rosa dei candidati conta anche il ministro dell’Economia Daniele Franco. Il portafoglio della Concorrenza è stato affidato ad interim al commissario alla Giustizia Didier Reynders.
Tutto questo non preoccupa più di tanto la stessa Lufthansa. Secondo fonti vicine all’operazione interpellate dall’Adnkronos, il colosso tedesco che si prepara a entrare nel capitale della compagnia italiana con il 41% e che non ha rilasciato commenti ufficiali sugli ultimi sviluppi della vicenda, si mostra tranquillo. Ovviamente, si rileva, la Commissione europea vuole alcuni correttivi per assicurare la concorrenza sul mercato ma questo non rappresenterebbe un grande ostacolo per la finalizzazione dell’intesa.