Alla fine, per ironia della sorte, sarà il governo più sovranista della storia recente italiana a vendere la compagnia aerea di bandiera. Nel memorandum firmato tra il Tesoro e Lufthansa la quota di Ita Airways in vendita “è compresa in una forchetta tra il 20 e il 40%”. Lo si è appreso da fonti vicine al dossier, secondo cui alla fine il gruppo tedesco “comprerà il 40% per un esborso tra i 250 e i 300 milioni di euro”.
Ma non è tutto. L’operazione Ita-Lufthansa avrà l’ok della Ue, come rivelano fonti vicine al dossier, precisando che “la Commissione europea non si trova in una posizione facile. Loro hanno chiesto al governo italiano di vendere Ita, il governo italiano sta facendo esattamente quello che hanno detto”. Inoltre, Ita non alimenterà gli hub di Francoforte e Monaco a favore di Lufthansa sulle rotte verso il nord America. Per cui i passeggeri italiani potranno continuare a volare con Ita verso gli Stati Uniti direttamente dall’Italia, come avviene con gli altri hub del gruppo: Francoforte, Monaco, Vienna, Zurigo e Bruxelles, da cui si vola verso gli Usa.
E forse nel lungo termine fra 5-10 anni, qualcuno vedendo che Ita è diventata redditizia e cresce, potrebbe pensare a rispolverare il vecchio brand Alitalia”, affermano le medesime fonti vicine al dossier, circa un eventuale ritorno dello storico marchio della vecchia compagnia di bandiera.