Ita: stretta finale per intesa con Lufthansa

Domani scade il termine per il dialogo in esclusiva tra il Tesoro - titolare del 100% dell'ex Alitalia - e il gruppo tedesco.

Ita a un passo dall’ingresso nel gruppo Lufthansa. La trattativa tra il Mef e il colosso aereo tedesco per la cessione del 40% delle quote di Ita Airways, primo passo verso la privatizzazione della compagnia di bandiera, si appresta alle battute finali. Domani scade il termine per il dialogo in esclusiva tra il Tesoro – titolare del 100% dell’ex Alitalia – e il gruppo tedesco.

L’annuncio sull’esito finale della trattativa, a quanto filtra, potrebbe arrivare qualche giorno dopo, complice anche la festivita’ del 25 aprile, o al massimo entro i primi giorni di maggio. In settimana e’ trapelato comunque ottimismo sul possibile esito positivo della transazione, si tratterebbe sui dettagli finali con un prezzo che potrebbe oscillare tra i 250 ed i 300 milioni di euro. Ieri il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista a ‘Milano Finanza’, ha detto che “Ita ha voltato pagina”. “Abbiamo risolto una situazione che sembrava impossibile – ha osservato Meloni – nessuno ci era riuscito. Ora Lufthansa dovra’ assicurare che l’Italia e’ al centro dei suoi interessi, presentare un piano industriale efficace, espansivo, che serva le rotte del commercio e del turismo”. Anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nei giorni scorsi si e’ detto ottimista: “Credo con Lufthansa la trattativa sia molto avanzata, certo e’ una trattativa complessa, con tante variabili, penso di poter dire che a giorni avremo un esito, spero favorevole”. Mentre il presidente di Ita Airways, Antonino Turicchi, si era spinto oltre: “L’operazione nella sua struttura e’ definita, poi il fatto che qualcuno la vuole cambiare di una virgola fa parte di una negoziazione. Il percorso e’ avviato”.

A fine marzo il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, e’ volato a Roma per un vertice al Mef con il ministro Giorgetti. Nel corso dell’incontro e’ stato illustrato il piano industriale condiviso tra i due vettori, che determinera’ in termini di flotta, network e obiettivi strategici lo sviluppo di Ita. Nel 2022, intanto, Ita ha registrato una perdita netta di 486 milioni di euro su cui pero’ “l’effetto del deterioramento dello scenario macroeconomico ha inciso per oltre 280 milioni di euro”. A pesare sui conti e’ stato soprattutto il rincaro del costo del carburante. I ricavi invece segnano 1,576 miliardi di euro, con oltre 400 milioni in cassa. Dopo un anno e mezzo di attivita’, la compagnia nata dalle ceneri di Alitalia potrebbe entrare a breve nell’orbita del terzo gruppo al mondo dell’aviazione civile, il piu’ grande in Europa, che attualmente ha nel suo portafoglio diversi operatori nord europei: Austrian, Swiss, Brussels Airlines ed Eurowings. Con ambizione di estendersi ancora. In settimana, durante un bilaterale a Lisbona, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro portoghese Antonio Costa hanno aperto nuovamente al possibile ingresso di Lufthansa nella compagnia lusitana Tap. A dicembre scorso il governo italiano, tramite un decreto, ha chiesto un compratore “in grado di acquisire una partecipazione iniziale nella societa’” che sia “di entita’ tale da confermare la serieta’ dell’impegno”, in vista di detenere successivamente il “controllo o la maggioranza del capitale”. La dismissione della partecipazione statale potra’ essere realizzata anche “in piu’ fasi”, fermo restando “il riconoscimento” al Mef di “adeguati poteri” per poter vigilare sul piano industriale. Cinque mesi dopo l’operazione appare vicina alla conclusione, salvo sorprese o imprevisti dell’ultima ora.

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