Tutti in piazza per chiedere una proroga della moratoria sulla sospensione di leasing, mutui e finanziamenti almeno sino a giugno e ulteriori contributi a fondo perduto a noleggiatori e bus turistici. È questo il salto di qualità deciso dai rappresentanti delle imprese per sensibilizzare le istituzioni sull’urgenza di aiuti a una categoria che, affermano alcune associazioni che rappresentano i noleggiatori, è allo stremo. Per questo, l’8 febbraio prossimo è stato indetto un sit-in presso la Bocca della Verità a Roma per chiedere aiuti e per sostenere gli emendamenti che gli NCC hanno proposto e che sono stati a loro volta recepiti da alcune forze politiche.

“Questa mattina sono andato in Questura per richiedere l’autorizzazione per la manifestazione e ho assistito a scene di desolazione mai viste – racconta Giulio Aloisi a Radiocolonna – molti alberghi storici di Via Veneto sono chiusi e abbandonati a se stessi. Non ci si rende conto che il settore turistico, e quindi anche il nostro, sta vivendo una crisi senza precedenti, forse anche peggiore di quella del lockdown. Lì, almeno, tutto era fermo e si giocava alla pari e poi i ristori c’erano, adesso non ci sono più”.

Ma la partita che le associazioni di NCC intendono giocare non è solo in piazza ma anche nella stanza dei bottoni, là dove vengono prese le decisioni attese dalla categoria. Per questo, Anitrav e altre sigle di noleggiatori hanno chiesto di essere ricevute a Palazzo Chigi, un appuntamento che Aloisi e gli altri non vogliono assolutamente mancare.

“Siamo già d’accordo che un drappello di dieci-quindici rappresentati della associazioni si staccherà dal sit-in e andrà alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – conclude – un incontro che abbiamo richiesto e che contiamo di fare”.