Categorie: Economia urbana

La condizione penosa (e pericolosa) delle fermate dei bus a Roma

C’è la fermata in mezzo al traffico della Colombo e quella circondata da nastri. Il campionario degli orrori della Capitale

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C’è il tema del degrado, quello della scarsa sicurezza per gli utenti in attesa e un tocco grottesco ormai tipico – purtroppo – della mobilità capitolina. Si parla delle fermate dei bus della Capitale, oltre 8200 che servono all’incirca 338 linee giornaliere e 22 notturne. Il web è un florilegio di episodi gravi o tragicomici che riguardano l’inconfondibile area di attesa sovrastata dalla palina bianca e gialla: cartelli con informazioni non aggiornate, residui dei decenni precedenti e tanto altro ancora. Neanche questa torrida estate 2022 è stata esente da episodi grotteschi, a volte pericolosi, che hanno riguardato le fermate capitoline.

Fermata Province, semicentro di Roma. Battaglia persa ha pubblicato questa istantanea che sembra più un’istallazione di arte contemporanea che un parcheggio con accanto una fermata dei bus. Rami, nastri e biciclette di sharing richiuse all’interno del misterioso collage:

Non va meglio in zona Casal Bruciato, dove la foto di un utente mostra una fermata che assomiglia più ad un circolo bocciofilo che ad un luogo di attesa di un mezzo pubblico:

Dulcis in fundo, la Cristoforo Colombo. Qui la situazione è più seria e ad essere in gioco c’è la sicurezza degli utenti. A immortalare la situazione è Crilamasi e si vede la fermata vicina al Fobulous Village e alla tenuta del Presidente letteralmente in mezzo alla strada, con i passeggeri che aspettano il bus sotto al sole, appoggiati al guardrail della carreggiata:

 

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