La questione dei rubinetti a secco dalle 9 di sera alle 4 della mattina per Rignano è storia vecchia e pesa sulla qualità di vita della città.
L’acqua è considerata un bene primario e la sua reperibilità e uso sono un diritto acquisito.
Ma, per Rignano Flaminio la sua “alternanza” è un tormento fisso e senza soluzione di continuità. Giorno dopo giorno, anno dopo anno e gestore dopo gestore il problema è diventato cronico, lede i diritti e strema i cittadini.
D’estate si verifica regolarmente questo “strano fenomeno”: alle ore 21 i rubinetti vanno in secca e riprendono vita intorno alle 4 della mattino seguente. La corsa al riempimento di pentoloni e catini è pratica routinaria e chi vuol farsi una doccia, si deve accontentare del mastello. Ma queste sono battutine per allegerire, una situazione talmente radicata che la pubblica amministrazione si sente autorizzata a NON mettere MAI nessun avviso di sospensione dell’erogazione.
Questa emergenza non riguarda però il centro (se non raramente), colpisce invece gli ultimi piani e le zone più “collinari” di Rignano. Non si capisce se lo stop idrico avvenga per ragioni tecniche o “magherie” strane. Certo si è che la pressione è talmente bassa da lasciare una fetta degli abitanti all’asciutto.
La gestione dell’acqua di rete è stata passata , da non molto, ad Acea Ato 2 con la promessa che il problema sarebbe stato presto risolto. Al momento presente siamo come eravamo…
La carenza idrica, ovviamente si manifesta soprattutto nel periodo estivo, quando è maggiore l’uso dell’acqua (agricoltura, evaporazione, siccità, necessità casalinghe…) e le precipitazioni latitano. Per quanto possiamo sapere Rignano, oltre a fonti proprie, parrebbe “succhiare” il necessario dai corsi d’acqua: Peschiera e Caprore. Difficile al momento avere altre informazioni. Cerchiamo di ottenere un appuntamento con il sindaco e i tecnici del comune per avere indicazioni più precise.
In attesa della disponibilità delle alte cariche: denunciamo la deplorevole circostanza e il pessimo servizio reso ai cittadini che, in tutto ciò, la bolletta continuano a pagarla!