La stagione estiva è iniziata ma il cielo sopra la ferrovia Roma-Lido non sembra sereno. Non solo in senso meteorologico – con un giugno per ora caratterizzata da afa, piogge e instabilità atmosferica – ma anche in senso metaforico. È questo, in estrema sintesi, il pensiero del Comitato dei Pendolari della Roma Lido, l’attivissimo gruppo di utenti che monitora la condizione del trasporto sull’ex concessa e ne denuncia disservizi e problematiche. Il Comitato, a Radiocolonna, fa il punto di una situazione da cui emerge un quadro chiaroscuro. In cui le preoccupazioni superano le note liete.
“Dal monitoraggio che il Comitato pendolari della Roma-Lido fa ormai da un anno risulta che negli ultimi mesi c’è stato un miglioramento del servizio in termini di minori ritardi, anche se le soppressioni continuano ad essere consistenti – spiega a Radiocolonna Maurizio Messina, presidente del comitato – si pensi che maggio, rispetto ad aprile, le soppressioni sono raddoppiate, attestandosi al 3,3%”.
Messina invita a non lasciarsi ingannare da una percentuale – 3,3 – che potrebbe non far percepire a prima vista un disagio rilevante.
“A chi aspetta un treno la cui frequenza è di 20 minuti e vede la corsa soppressa, gli toccherà aspettare ben 40 minuti. Non una cosa piacevole, per usare un eufemismo. La situazione in verità è ancora molto fluttuante e non si riesce a capire la ragione – racconta il presidente – Cotral avrebbe a disposizione 6 treni per il servizio sulla Roma-Lido. Se li mettesse tutti, la frequenza diminuirebbe in modo consistente ma se ne mettono in pista 5, per lasciarne uno di riserva. A volte, tuttavia, per ragioni che noi ignoriamo i treni in circolazione sono 4 con tempi di attesa di 30 minuti, assolutamente inaccettabili per chi debba andare a scuola, all’università o a lavoro”.
Messina, poi, lamenta un’interazione non positiva tra Cotral, la Regione Lazio e il comitato.
“Ritengo sia grave che né la Regione Lazio, né Cotral siano in grado di darci informazioni chiare in primis treni che dovrebbero tornare dalle manutenzioni. La nostra richiesta è di due treni presi dalla metro A e messi in pista sulla Roma-Lido, che potrebbero essere una manna dal cielo. Ma anche su questo punto tutto tace”.
In questo limbo fatto di treni che fluttuano da 4 a 6 e dall’attesa dell’arrivo dei nuovi (previsto per la fine del prossimo anno) Messina ha una certezza: non sarà un’estate facile.
“Sono ripresi i lavori sull’infrastruttura, con ripercussioni sul servizio quotidiano come i problemi di segnalamento o le cadute di tensione dovute ai lavori notturni – conclude – con la stagione estiva che è già iniziata, questa situazione sarà un problema non solo per i lavoratori ma anche per tutti coloro che proveranno a raggiungere il mare”.