Cento anni e sentirli tutti. Verrebbe da riassumere in questo modo il sentimento ricorrente tra i pendolari della Roma-Lido in occasione del secolo di storia raggiunto dalla ferrovia che collega la Capitale con Ostia. Come raccontato da Radiocolonna, la ricorrenza è stata festeggiata ‘ufficialmente’ in pompa magna, al capolinea di Porta San Paolo, con mostre fotografiche e visite guidate. Presente lo stato maggiore della mobilità di Roma e del Lazio, in primis rappresentato dall’assessore capitolino alla mobilità Eugenio Patané e dall’omologo regionale Fabrizio Ghera. Nonostante i pendolari siano i più affettuosi supporter della linea, il clima molto celebrativo e poco (auto) critico che aleggiava sull’evento non è piaciuto a molti di loro. Non è piaciuto di certo al Comitato pendolari della Roma-Lido capitanato da Maurizio Messina, che a ridosso del dì di festa non le ha mandate a dire e ha detto la sua su una celebrazione che avrebbe messo in risalto solo le luci e non le ombre.
“Il clima era molto ovattato e mieloso, pochi riferimenti alla situazione ancora disastrosa della ferrovia, ma tutti orientati in avanti, quando la linea dovrebbe diventare dignitosa. Ma devono passare 2 anni. 2 anni di sofferenze per i pendolari, che si vanno ad aggiungere a quelle già stratificate in tutti questi anni – spiega il comitato – Ma il clima era un po’ quello di “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scordiamoci il passato…”.Come se il servizio fosse all’altezza delle necessità dei viaggiatori, come se non ci fossero ritardi e soppressioni, come se i lavori non avessero bucato tutte le scadenze previste, come se sui treni si viaggiasse comodamente e con una frequenza dignitosa”.
Annunciando, infine, che i pendolari anche festeggeranno i 100 anni della Roma-Lido.
Ma a modo loro.
“Dopo l’estate il Comitato Pendolari organizzerà un evento sui 100 anni della Roma Lido – conclude – ma diverso da quello descritto, più brioso, meno mieloso, più variegato nelle presenze e più allegro, ma senza ovattare nulla”